Il debito pubblico nel 1924
16 Dicembre 2012
Egregio Direttore,
notizia di questi giorni il debito pubblico ha sfondato la soglia dei 2 mila miliardi. Ma come, l’economista Monti non era stato nominato capo del Governo proprio allo scopo di mettere ordine nei conti pubblici?
Nel 1924, dopo soli 18 mesi di governo, l’allora Ministro delle finanze De Stefani raggiunse il pareggio di bilancio. In che modo? Facendo l’esatto contrario di Monti: rilanciando l’economia attraverso un vasto piano di opere pubbliche, mantenendo inalterata la già bassa pressione fiscale e sottraendo il sistema bancario al controllo della finanza internazionale per porlo al servizio dell’economia italiana. Ciò ha portata alla nascita di nuove aziende, all’aumento dell’occupazione con conseguente incremento delle entrate fiscali che hanno permesso, fra l’altro, di finanziare il nascente Stato Sociale.
Oggi il principio dell’interesse nazionale, che ha ispirato i governanti dell’epoca, è stato sostituito dal dogma del libero mercato che tanto piace alla destra e non dispiace alla sinistra (che ha capito da che parte gira il vento) e i risultati li stiamo pagando tutti (tutti tranne i politici e i mafiosi che in questo sistema ci sguazzano).
Giunti a questo punto non ci resta che sperare in Grillo che, essendo un comico, da statista perlomeno ci farà… ridere.
Grazie per l’ospitalità e cordiali saluti.
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