Il “duro lavoro” non è un’esclusiva rossa
5 Maggio 2006
Gentile Direttore,
approfitto nuovamente delle colonne del Suo giornale per ringraziare il Sig. Zappoli per la lezione di storia che ci ha offerto, constatando però che quest’ultima mi ha portato a farmi ulteriori domande.
1. Se quella del 1 maggio non è, come illusoriamente credevo, la festa del lavoro e quindi dei lavoratori, ma la festa di chi si riconosce nella “Seconda Internazionale” avente ab origine come dottrina ufficiale il Marxismo, perché tutta Italia quel giorno si deve fermare?
2. Pur non ritenendomi un politologo, penso di aver capito cosa significhino le alleanze elettorali, se non l’avessi capito, non accetterei mai lezioni di credibilità da chi fa parte di una coalizione che mette insieme Di Pietro con Caruso e Socialisti, Rifondazione coi Liberali della Rosa n. P., Cossutta con Rutelli e Luxuria con Mastella. E non si definisca eterogeneità quella che è pura opposizione di vedute. Constatato che è infantile giudicare una persona analizzando i suoi occasionali alleati politici, cosa porta a pensare che la Sig.ra Moratti e suo padre siano dei temibili antidemocratici?
3. Riguardo al compianto Carlo Giuliani, non vedo come ricordare il suo ultimo e onorevole gesto, che ha portato un inesperto e circondato Carabiniere a rifiutare il linciaggio, possa essere interpretato come una mancanza di rispetto nei suoi confronti.
Ringrazio comunque il disponibile Sig. Zappoli che prontamente ha risposto alle mie interpellanze dettate da evidenti “lacune” storiche, la speranza è che il resto degli italiani, e i varesini nella fattispecie, nel rifiutare una logica che vede solo la sinistra capace di comprendere la “durezza del lavoro” e una destra che questo lavoro lo sfrutta, nel rifiutare di credere alla favola di una sinistra portatrice di pace e libertà contro una destra portatrice di guerre e dittature, non si sentano ignoranti.
Il “duro lavoro” non è un’esclusiva rossa e il centrodestra non vuole sovvertire il regime democratico o disconoscere l’olocausto. Anche se, pensandoci bene, questi son solo pensieri di un ventenne un po’ ignorante che farebbe bene a ripassarsi la storia..
Con rinnovata stima
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.