Il grande silenzio

20 Maggio 2006

Caro Direttore, i giudizi molto positivi della critica europea sul film ” Il grande silenzio”, fedele cronaca della vita monacale nella più rigida certosa francese, aveva stimolato la mia curiosità che però ho potuto soddisfare dopo parecchio tempo e solo grazie alla
sensibilità di Filmstudio. E’ accaduto infatti che il film a Varese non sia stato immesso nel circuito delle sale pubbliche. La Varese cattolica e della cultura ha snobbato l’evento, cosa che non ha fatto il laico ma profondamente colto Filmstudio, che ringrazio di cuore n
per avermi dato la possibilità di vedere il film, davvero un documento eccezionale, e anche di conoscere la spartana realtà dove agisce. Una realtà che dopo tante promesse da parte delle istituzioni non ha ancora potuto trovare spazi e agibilità che meriterebbe.
Non ho contestato la nascita della scuola bosina – per inciso gli alunni durante le uscite collettive si comportano sempre con grande educazione- mi rammarica il fatto che si ostacoli la “Manfredini”, mi addolora che si faccia guerra ( sempre ideologica) a chi come Filmstudio promuove cultura e difende i cittadini anche dalla carenza
di sensibilità della mano pubblica. Le tre proiezioni dedicate a “Il grande silenzio” confermano un’attenzione alla cultura cinematografica che altri non hanno avuto. Varese in passato ha conosciuto e capito molto di film grazie a combattivi Cineclub, oggi
sulla barricate sono rimasti gli appassionati di via De Cristoforis. Meritano collaborazione e rispetto.