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Il miglior amico dell’uomo

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21 Marzo 2012

Buongiorno, 

non ho mai posseduto un cavallo, un gatto, un coniglio, ma  sono "cresciuta" sempre con un cane in casa. Il miglior amico dell’uomo. 

Ed ora  che sono "adulta" e mamma, da  quasi quattro anni ho un cane. 

L’amore incondizionato che un animale riversa verso i propri "famigliari" è commovente. Gli manca davvero solo la parola ma riescono comunque, ad interagire con noi in maniera inequivocabile. 

Il mio cane di razza "Gordon Setter" è stato scelto perchè ai miei figli non piaceva il Cocker.  Io amo quel faccino con le lunghe orecchie, prelo quasi raso sul dorso ma lungo sulle zampe. Volevamo un cane a cui non dovessero  tagliare nè  orechhie nè coda (per fortuna la normativa è cambiata). 

Lui ha una lunga coda a scimitarra, come il cocker ha lunghe orecchie e quando corre svolazzano all’indietro, due occhi color cioccolato in cui ti specchi  e ci leggi tutto l’amore che contengono.    

Non chiedono nulla, se non un pò di affetto, di carezze, di coccole, di passeggiate nei boschi.  Di un piatto caldo e dell’acqua, ma se strai con loro ne sono contenti, si avvicinano anche, ti si sdraiano accanto e non ti lasciano, ti fanno compagnia. Vorrebbero seguirti ovunque anche in bagno, ma ciò non è possibile. 

Questa settimana, io che sono sempre di corsa, tra lavoro, sport dei figli, viaggi lunghi e tutto quanto ruota intorno ad una donna, madre, lavoratrice, ho dedicato 10 minuti del mio tempo per sedermi vicino a lui ed accarezzarlo. 

L’emozione che ho provato nel vedere le sue lacrime scendere per la contentezza di avermi tutta per lui, sono paragonabili solo all’amore che un figlio chiede. 

Con le sue zampe mi ha presa la mano per tenerla stretta, con la sua lingua mi ha leccato la mano per baciarla. Sì non può parlare, ma sa farsi capire benissimo. 

Quando ha fame, si avvicina al mobile della cucina e con il muso tocca l’antina dove sa,  che ci sono i suoi croccantini ed i suoi biscotti. 

Quando vuole uscire sul balcone, si mette davanti la porta finestra e ti guarda, se poi lo ignori perchè stai facendo altro e non puoi distrarti, ti segnala con un abbaiare secco, solo una volta non prolungato, come per dirti : "allora, devo uscire". 

Quando inizia ad avere caldo ed in cuccia ha la coperta, la toglie semplicemente, la porta fuori, la porta in casa. 

Quando  apri l’armadio delle scarpe ti chiede di uscire, ti guarda e seduto aspetta  scodinzolando che tu gli metta il collare e con il guinzaglio lo porti con te. 

Se invece, non puoi perchè nei luoghi in cui  vai a lui non è permesso entrare, ti fa i dispetti e quando torni, lo trovi comodamente sdraiato sul divano ( anche se sa benissimo che non gli è permesso salire) oppure sale sul letto e toglie tutte le coperte. Come i bambini, dispettoso! 

Ma quando vede le tue di lacrime, scendere, con sguardo triste ti si avvicina e fa ti tutto per asciugartele. 

Abbiamo molto da imparare dagli animali. E tanti aspettano nei canili anche solo per essere portati a passeggio, perchè qualcuno gli voglia bene, perchè qualcuno si prenda cura di loro, incondizionatamente!

Loredana Alberti

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