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Il pesce siluro non è poi così cattivo

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8 Ottobre 2008

gentile redazione,
ho letto l’articolo firmato da r.r. intitolato “Siluri predatori, allerta nel lago: “Pescateli tutti!””. Ho molto da ridire a riguardo, soprattutto sull’allarmismo degno della peggiore caccia alle streghe.
Questa politica, protratta per decenni in italia, ha demonizzato il pesce in questione addossandogli colpe spesso non sue, facendolo divenire il capro espiatorio di molti mali e provocando di fatto un tacito assenso alle mattanze (e alle violenze subite da molti pescatori italiani) da parte di organizzazioni malavitose ungheresi e rumene che saccheggiano Po ed immissari, non solo di siluri ma di tutto ciò che capita in rete.
Il siluro è arrivato nei maggiori fiumi e laghi di tutta l’europa occidentale. Ma in europa addirittura ci son stati come la Spagna dove sì è creata una microeconomia legata alla pescasportiva di questo pesce.
E’ un pesce pericoloso? Ogni specie introdotta in un ambiente dove non era presente in precedenza provoca uno sconvolgimento con un successivo assestamento del sistema, un nuovo equilibrio. Nel fiume ebro sinceramente non ho visto questo allarmismo e il Danubio non è povero di pesce, eppure il siluro arriva da li. Paradossalmente reputo molto più infestanti per la fauna specie come le breme, carassi e gardon, infatti molti di esse si ibridano con specie definite dalla legge autoctone, esempio le carpe con i carassi e i gardon con i pighi. Son solo due osservazioni semplici, ma che han alla base una motivazione molto più scientifica di tutta la caccia alle streghe imposta per il siluro. Se poi aggiungiamo che breme e carassi son arrivati proprio, guarda il caso, quando tra i garisti la pesca al colpo con roubasienne esplodeva, beh qui gatta ci cova. qualcuno gli ha messi mica han volato.. ma questo polverone non si è alzato.
Trovo che la Provincia deve misurare bene le parole e le dichiarazioni, e che segretari di partito come Mirabelli non debbano proprio aver voce in capitolo inquanto non credo siano preparati sull’argomento. Soprattutto ho paura che questa politica porti mattanze o multe ai pescatori che incannano il siluro ma non vogliono ucciderlo (non solo per pietà, ma anche perchè una carcassa di un pesce da 10kg in su è un problema non da poco. Per non incappare in altre sanzioni dovresti o mangiartelo o pagare lo smaltimento. Classici paradossi italiani e la parentesi diverrebbe lunghissima..).
Nel comabbio il siluro è presente da quasi 30 anni. Eppure i pesci, anche se in rapporti diversi di biomassa, ci sono ancora. Eppure il siluro,anche dopo le mattanze e la pesca selettiva, c’è ancora. Che significa?
1 – se l’ambiente è sufficientemente grande e con sufficiente biodiversità il sistema si assesta su un nuovo equilibrio diverso dal precedente.
2 – il siluro per il tipo di riproduzione che ha (alta fecondità unita a cure parentali) è praticamente impossibile da estirpare. Meglio investirli in altro quei soldi.
grazie per l’attenzione.
L.C.

——

Gentile L.C.
“l’allarmismo degno della peggiore caccia alle streghe” a cui fa riferimento, è desunto da un parere della Provincia di Varese sulla situazione del siluro, datato 6 giugno 2008, e firmato dal consulente faunistico dottor Gaetano Gentili. Noi ci siamo attenuti al parere dell’esperto. Le sue contestazioni sono molto accorate, noi speriamo comunque in un dibattito sereno.
Roberto Rotondo

L.C.

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