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Il vicesindaco di Gavirate e il Venticinque Aprile

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2 Maggio 2006

Con vivo stupore ­ e con crescente rammarico ­ abbiamo letto su «La Prealpina» e su Varese News l’articolo intitolato “XXV Aprile da campagna elettorale” e “25 Aprile 2006 festa delle irresponsabilità” nel quale è riportato il comunicato redatto dal vicesindaco di Gavirate a seguito delle manifestazioni celebrative del 25 aprile 2006 in Voltorre di Gavirate.
È nostra cura e premura replicare alle “accuse” rivolte dal vicesindaco alla Nostra Associazione A.N.P.I. (ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA) in qualità di promotrice delle manifestazioni stesse.
Tanto per cominciare, il 25 aprile è l’anniversario della “Liberazione dall’oppressione nazi-fascista”.
Risulta quindi ovvio che in tale ricorrenza si ricordino ­ da parte delle (purtroppo, di anno in anno sempre in numero minore) persone che hanno vissuto quei giorni ­ le vittime dell’oppressione nazi-fascista.
Contrariamente a quanto riferito dal vicesindaco non si è affatto inteso, da parte dell’on. Ivonne Trebbi, attribuire ad alcuni morti (i partigiani) più valore rispetto ad altri morti (le vittime degli “orrendi eccidi compiuti dai partigiani comunisti”).
Né da parte della nostra Associazione, né da parte del Direttivo della stessa, né da parte di alcuno degli associati si è mai affermato che i “nostri” morti valgono più dei morti “altrui”.
In replica all’affermazione che la “festa della Liberazione non è un comizio elettorale” si evidenzia che la rappresentante dell’A.N.P.I. da noi invitata e proposta all’Amministrazione Comunale e a tutte le varie Associazioni intervenute alla manifestazione per rendere testimonianza in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, si è limitata ad esprimere ed evidenziare a chiare lettere quello che è scritto in tutti i libri di storia del Novecento (ad es. quello che e successo a Sant’Anna di Stazzena e Marzabotto,con centinaia e migliaia di morti), nonché a rivolgere un invito di riflessione alle Autorità che erano presenti, nonché, infine, a riprendere ed approfondire, con intenti elogiativi,le belle parole dette dal Sindaco poco prima, in occasione del suo discorso (e dallo stesso ribadite poi il 27 aprile presso le Scuole Elementari di Voltorre alla presenza degli alunni, dei genitori, del corpo docenti, delle Autorità civili ed ecclesiastiche presenti).

L’on. Ivonne Trebbi ha dato voce alla posizione presa dall’A.N.P.I. e dai vari Comitati costituitisi in tutta Italia in punto alla doverosa salvaguardia e preservazione della Costituzione dal devastante scempio proposto recentemente (che a breve vedrà il popolo italiano impegnato in un Referendum).
A nostro avviso ci è parso che la manifestazione ufficiale di quest’anno sia ben riuscita, sia per la partecipazione di buona parte dei componenti la Giunta Comunale, sia per la partecipazione di alcuni rappresentanti (studenti e insegnanti) delle scuole, sia anche, per la bella predica svolta, nel corso della messa, dal parroco di Voltorre in ricordo delle vittime della guerra di Liberazione, sia, infine, per l’ampia partecipazione dei cittadini.
Perciò proprio non ci si aspettavano le, a nostro parere, ingiustificate ed infondate accuse svolte dal vicesindaco di Gavirate, il quale avrebbe fatto meglio se avesse partecipato ad una manifestazione di tal sorta (l’anniversario della Liberazione dall’oppressione nazi-fascista) dismettendo i panni di dirigente provinciale di Alleanza Nazionale per indossare solo i panni di vice sindaco del Comune di Gavirate (carica che dovrebbe ­- il condizionale è d’obbligo! -­ ricoprire in rappresentanza di tutta la cittadinanza e non già di una parte soltanto di essa).

Il Comitato Provinciale A.N.P.I. di Varese e i direttivo della sezione di Gavirate

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