L’arte della posa del selciato
22 Luglio 2009
Egregio direttore
ho letto con interesse la lettera di “detto Gino” e siccome per oltre vent’anni ho operato nel vicino Canton Ticino, come “rizadin” o selciatore, ho voluto sincerarmi di quanto asserito dal lettore mio paesano. Nella mia carriera lavorativa ho posato chilometri di selciato e sampietrini, nelle viuzze dei più svariati comuni del cantone
Devo dire che la corretta posa del selciato, viene fatta su di un letto di pietrisco stabilizzato opportunamente battuto con un apposito attrezzo chiamato “Ballerina”, i ciotoli vengono poi posizionati uno contro l’altro e battuti in maniera che già a secco restino incastrati tra loro e non abbiano possibilità di movimento, va inoltre prestata durante la posa, molta attenzione affinchè la parte piatta del ciotolo, mostri la sua faccia, creando così una superficie quasi piana. Terminata la posa, la pavimentazione viene intasata con sabbia fine asciutta arricchita con un poco di cemento in maniera da conferire alla sigillatura una minima consistenza.
Vista l’opera eseguita, devo dire che a colpo d’occhio, paga, ma valutando i piani di calpestio e toccando le singole pietre, si può constatare che le stesse non sono incastrate tra loro, ma poggiate su un letto di pietrischetto sciolto tanto che i ciotoli possono essere asportati senza particolare fatica.
Lungi da me il fomentare polemiche ma la scalinata non durerà solo un mese, ma sicuramente non durerà cent’anni come quella di prima.
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