L’esposizione bandiere negli edifici pubblici
10 Ottobre 2008
Gentile Signor Direttore,
prendo spunto dall’articolo, con foto, pubblicato ieri, giovedì 9 ottobre 2008 a cura della redazione@varesenews.it sul quotidiano da Lei diretto, sotto il titolo “La bandiera tibetana sulla facciata del municipio di Marnate” (vs. il sito: http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=108918) per segnalare che, pur condividendone le motivazioni, soprattutto morali, dell’iniziativa (diverso sarebbe, glielo assicuro, nel senso che non sarei certo così ‘delicato’, se si fosse trattato di quel pezzo di stoffa bicolore che i ‘seguaci delle varie leghe’ chiamano ‘bandiera della [pseudo]padanìa’), “mi corre l’obbligo” (come si dice in gergo) di precisare che il DPCM 14 aprile 2006, pubblicato sulla Gazz .Uff. n. 174 del 28 luglio 2006 (visibile anche sul [mio] sito: http://www.fortunatogaltieri.it/mameli.html in fondo alla pagina), recante “Disposizioni generali in materia di cerimoniale e di precedenza tra le cariche pubbliche”, la Sezione Quinta riguarda la “Bandiera della Repubblica, Inno nazionale, Feste nazionali ed esequie di Stato” (artt. 31-33), e all’art. 32 stabilisce quanto segue:
“Art. 32
(Uso delle bandiere)
1. Sull’esposizione e sulle modalità d’uso delle bandiere si fa espresso richiamo alle disposizioni fissate dalla legge 5 febbraio 1998, n. 22, nonché dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 7 aprile 2000, n. 121.
2. Sugli edifici pubblici possono essere esposte esclusivamente la bandiera nazionale e quella europea, nonché quelle dei rispettivi Enti territoriali e locali. Possono essere esposte bandiere di Stati stranieri o di Organismi internaizionali solo in occasione di visite ufficiali di autorità estere o di incontri internazionali, limitatamente alla durata dell’evento, o per la celebrazione di particolari ricorrenze.”
Com’è evidente, vengono sostanzialmente riprese le disposizioni fissate dalla legge 5 febbraio 1998, n. 22 e dal D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121 sull’obbligo e le modalità di esposizione. E’, a mio avviso, significativo che il comma 2. dell’art. 32 stabilisca espressamente che sugli edifici pubblici posso essere esposte ESCLUSIVAMENTE la Bandiera nazionale e quella europea, nonché quelle dei rispettivi Enti territoriali e locali (Regione, Provincia, Comune). E va notato l’uso non causale dell’avverbio ESCLUSIVAMENTE, dopo il generico richiamo del comma 1. alla normativa preesistente, per precisare in via definitiva e inequivocabile che sugli edifici sedi di Organi pubblici non può essere esposta nessun’altra bandiera rispetto a quelle previste dalla legge, né vessillo di movimenti d’opinione o di parte, né qualsivoglia altro ‘straccio’. E il divieto si riferisce (a mio modo di vedere, beninteso) non soltanto alle posizioni contigue a quelle della bandiera nazionale e dell’Ue ma altresì alle finestre laterali, o comunque lontane dalla Bandiera nazionale ed europea, per non incorrere nell’accusa di sminuire il rango della Bandiera nazionale (mi state ‘seguendo’, ‘seguaci delle varie leghe?”).
Il Cerimoniale è quindi espressione di buona educazione (non me ne vogliano i ‘responsabili’ dell’iniziativa nel Comune di Marnate; non ce l’ho certo con loro: la loro iniziativa è, tutto sommato lodevole!), e questa vieta l’esposizione di simboli privati o di parte nelle sedi degli Enti pubblici, poiché quand’anche da ciò non sia direttamente lesa la dignità della Bandiera nazionale, ne risultano lesi i caratteri di neutralità e imparzialità dei pubblici uffici, e in fin dei conti la stessa dignità dell’Ente locale (sono certo, tuttavia, che qualcuno obbietterà che il vessillo esposto è la bandiera del Tibet che, tuttavia, io rispetto; per obbligo morale, scrivo più sopra; ma la legge è legge!).
Vorrei anche precisare che l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Marnate, Dott. Lorenzo Pisani, in quanto esponente di An, dovrebbe essere più ‘preparato’ in materia di Bandiera nazionale. Preciso tuttavia, e lo faccio con piacere, che l’esposizione, sulle tre aste, della Bandiera della Repubblica Italiana, dell’Ue e della Regione Lombardia risulta corretta (a differenza di quelle segnalate sul sito: http://www.radiomarconi.com/marconi/bandiere_esposte/index.html), e che le stesse sono in buono stato di conservazione; e di questo mi complimento con il Responsabile del Cerimoniale di quel Comune (o con chi per esso).
Ciò precisato e stante, vorrei permettermi di suggerire al Dott. Pisani di volere disporre l’esposizione della bandiera del Tibet in altra posizione, lontana dalla facciata del Municipio, nel rispetto delle leggi “ut supra”.
Ringrazio per la cortese attenzione e porgo a Lei, alla Redazione, agli Amministratori del Comune di Marnate e ai Suoi Lettori, molti cordiali saluti.
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