La città del “non fare”, le lettere
26 Luglio 2006
Caro Direttore,
solo poche parole per complimentarmi per la chiarezza, finalmente, del tuo articolo.
Conservare ammazza non solo ogni idea di sviluppo ma anche la volontà di chi, credi, con totale disinteresse personale cerca di mettersi in qualche modo al servizio della propria città per vederla più bella, interessante, stimolante.
Spero che più voci come la tua di oggi servano a cambiare qualcosa…….
Cordialmente.
Michele Graglia
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Caro Varesenews,
Finalmente ci siamo arrivati anche noi! Abbiamo iniziato in sordina, con i comitati contro le antenne dei cellulari, contro la bretellina Borri Gasparotto, ci siamo inventati il Parco Sud, i nostri esperti hanno decretato che il transito di 150 macchine in più una o due volte la settimana sono un prezzo troppo alto da pagare per le semideserte stradine dell’intoccabile quartierino di Biumo. Perfino un parcheggino nel “dente mancante” urbanistico della Via Luini”, ignobile colata di cemento, è stato bloccato! E allora, tutti insieme in coda sulla bretella, festeggiamo con i campani “No-Trash” e i piemontesi “No-Tav”. anche noi abbiamo bloccato tutto il bloccabile. Ritroviamoci a festeggiare sulle nostre rotondine nuove di zecca, o sul lercio nuovo sagrato laico della Piazza Monte Grappa, uniche opere pubbliche che abbiamo concesso a chi ci governa. Dobbiamo esserne orgogliosi, anche a Varese è sbarcata la democrazia diretta!
Paolo Franzelli
Varese
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