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La medaglia miracolosa

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10 Settembre 2009

Egregio Direttore,
girovagando fra le pagine del suo giornale, nei giorni scorsi, mi sono imbattuto in una pubblicità "speciale": la medaglia miracolosa della Madonna del Miracolo.
Della diffusione della medaglia si occupa un’associazione, Luci sull’Est: il suo fondatore si prefiggeva la divulgazione dei principi cattolici nei paesi dell’ex unione sovietica, condotta principalmente con la diffusione gratuita di libri a carattere religioso. In effetti la medaglia non viene venduta in Italia, ma
recapitata a coloro che ne fanno richiesta (quindi gratis), caldeggiando però il versamento di una libera offerta, che presumo serva anche a coprire le spese per la stampa dei libri. Nel sito omonimo si legge infatti: "compilare il tagliando di adesione … Lei riceverà … la Medaglia e … un bollettino di conto
corrente postale.  si tratta di un suggerimento per una possibile offerta libera e del tutto volontaria che aiuterà a portare avanti questa campagna di diffusione della Medaglia Miracolosa. (e in altra pagina) … Le pubblicazioni di LSE, con la sola esclusione del periodico Spunti per il quale è richiesto un
abbonamento annuo, sono tutte fuori commercio. Giungono quindi gradite libere offerte per consentire lo sviluppo delle nostre attività …". Pare perciò che la diffusione della medaglia sia uno dei vari mezzi con cui l’associazione (senza scopo di lucro) stimola la libera offerta, per il sostentamento della
stessa e per la diffusione dei libri cattolici nei paesi dell’est.
Non mi permetto di criticare le finalità dell’associazione Luci sull’Est; essa si rivolge ad una "clientela" cattolica la quale, molto probabilmente, sarà in perfetta sintonia con quelle finalità. Nutro invece qualche perplessità rispetto al modo in cui l’associazione reperisce i fondi, relativamente alla medaglia
suddetta: un cattolico è certo più sensibile agli stimoli di quell’associazione, maggiormente predisposto a credere alla "miracolosità" della medaglia, ma ho l’impressione che questo tipo di promozione sia davvero al limite estremo di quella immaginaria linea che separa la credenza dalla credulità popolare.
Nel sito web http://medaglia-miracolosa.it/ si legge: "Tutte le persone che porteranno questa Medaglia riceveranno grandi grazie, specialmente portandola al collo … Lei avrà bisogno di una GRANDE grazia? Porti la Medaglia … Fronteggiare le difficoltà di questa vita senza l’aiuto e protezione del Cielo è temerario!".
Lei avrà bisogno di una grande grazia, si domanda, ma è chiaramente una domanda retorica: chi non ha bisogno, o meglio, chi non vorrebbe un grande aiuto, ottenuto con un minimo sforzo? Un oggetto indossato o posseduto che porta grandi benefici e "protegge" dalle avversità …di solito oggetti del genere sono detti "amuleti", o talismani, ma nel sito è scritto che: "Attenzione, la Medaglia
Miracolosa non è un amuleto! Questa medaglia è un ornamento sacramentale. La Chiesa ci insegna che i sacramentali sono gli oggetti benedetti, come le medaglie, le candele, gli scapolari, ecc. Il più conosciuto è l’acqua benedetta, che … ci protegge contro l’influenza maligna. La Medaglia NON è quindi un amuleto".
Dal vocabolario (Rusconi), amuleto significa: oggetto particolare dotato di poteri magici in grado di proteggere da disgrazie, mali, malefici. Sinonimi: talismano, portafortuna, feticcio, pentacolo.
Chi vende o diffonde amuleti portafortuna, sostiene che essi, grazie a poteri sovrannaturali, siano in grado di portare beneficio a chi li indossa, proteggendolo nel contempo dalle forze negative. Chi vende o diffonde la medaglia miracolosa, sostiene che  essa, grazie a poteri sovrannaturali, sia in
grado di portare beneficio a chi la indossa, proteggendolo nel contempo dalle forze negative.
C’è forse differenza?
Cordialmente.
 
Silvano Madasi

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