La patrimoniale di Monti
14 Febbraio 2013
Egregio direttore,
una anziana persona di famiglia mi ha sollecitato a fare quattro conti sui suoi buoni postali racimolati da qualche anno. Sono rimasto allibito con una scoperta (dove erano Bersani, Berlusconi e Casini?). E’ un grazioso regalo del tecnico Mario Monti in fatto di tasse. Folgorato dalla voglia di salvare l’ Italia, il senatore, nominato a vita da Giorgio Napolitano per "meriti speciali" e ancora prima di guidare la baracca italiana, ha deciso di tassare non solo il reddito ma le più umili forme di risparmio con il decreto "Strozza Italia", pardon "Salva Italia". Si tratta dell’ IMPOSTA DI BOLLO su libretti postali e buoni fruttiferi, un salvadanaio da sempre utilizzato dalla povera gente e che si può definire una vera PATRIMONIALE scaricata sulle spalle di vecchiette o di chi vuole accantonare per il futuro un risparmio al suo nipotino. Un sistema applicato dal governo di Alì Babà senza alcuna progressività, in modo lineare che solo il club dei professori poteva inventare. La imposta (= tassa) dal 1/1/2012 è dell’ 1 per mille e dal 2013 del’ 1,5. A costoro il salvatore della patria Mario Monti applica una imposta di bollo di 34,20 euro se il risparmio racimolato nel corso dell’ anno, a partire dal 2009, supera i 5000 euro (!!!). Come si vede una astronomica cifra che consente una vita da nababbo. Saltato il tetto massimo dei 5mila euro l’imposta si applicherà a qualsiasi importo depositato. Chi, riscossa la pensione, decide, ad esempio, di accantonare come una formichina 250 euro in buoni fruttiferi o sul libretto postale, sappia che questi diventano subito 249. Stringi la cinghia per qualche mese e decidi di mettere da parte 1000 euro perchè pensi al tuo prossimo funerale, a esigenze mediche o a prevedibili spese di condominio? Il decreto "Salva Italia" di Mario Monti te ne ruba suito 4 e sul tuo conto ne trovi 996. Vale a dire:hai risparmiato 5000 euro? Ergo, sei ricco e devi salvare l’ Italia. Non è più come prima, quando lo Stato ti rapinava una cifra dagli interessi maturati. No. Ora le rapine targate Monti sono due: la prima è anticipata al momento del risparmio, la seconda seguirà al momento della riscossione. Una sorta di scippo governativo sui meno abbienti e messo in opera da chi ora ci chiede il voto e promette che abbasserà le tasse.



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