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Le “certezze” dei nazi-animalisti

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16 Marzo 2014

Gli animalisti continuano a gridarci nelle orecchie che “Gli sperimenti sugli animali non servono alla ricerca medico-scientifica”.
E’ incredibile.  Nella nostra società non ci sono certezze.  Viviamo in un mondo relativistico (nel bene e nel male). Tutto può essere messo in dubbio (tanto più nell’ ambito delle teorie scientifiche e mediche).   Karl Popper diceva che le teorie scientifiche sono proprio quelle che sono falsificabili e che si espongono alla critica e alla demolizione. Le altre sono solo teorie “metafisiche” e forme di dittatura.
 
Però, in questo mondo relativista, solo gli animalisti soli hanno una monolitica certezza; una verità rivelata che non può essere messa in discussione: “Gli esperimenti sugli animali NON servono alla ricerca medica”.
Fra l’ altro una certezza in negativo, il che lascia molto sospetti…

Che sia il caso, più unico che raro, di una verità finalmente indiscutibile, dove tutti sono d’ accordo?
Non sembra proprio , visto che qualche ricercatore c’ è che pensa che sia ancora necessario usare le cavie per sviluppare la ricerca di cure e farmaci per le malattie umane.
Quindi da cosa deriva tanta apodittica sicurezza degli animalisti sul fatto che le cavie NON SERVONO per il progresso della medicina?  Da cosa deriva il loro FANATISMO, la loro intolleranza, la loro violenza, le  loro intimidazioni e aggressioni continue e il tentantivo di okkupare ogni spazio mediatico e di censurare o coprire di insulti ogni opinione diversa?
Non sarà perché, lungi dall’ essere sicuri di avere ragione, è perché sono sicuri di avere torto?.
Non è per pensare male, ma di solito succede proprio così.  Quando si vuole imporre la menzogna e spacciare per certezze cose che certe non sono, si deve per forza ricorrere alla violenza e alla dittatura (e alla censura).
Dal Nazismo al Comunismo, passando per Mao, Pol Pot e Che Guevara è sempre stato così.  La verità politica viene imposta con i campi di concentramento, i gulag e i laogai.   Oppure con la dittatura mediatica e le menzogne strillate nelle piazze da folle fanatiche.
 
Ritorniamo per un attimo a Popper e alla logica matematica di inizio secolo. Un teorema fondamentale della logica matematica dice che da una teoria contraddittoria si può derivare tutto e il contrario di tutto. Quindi anche le idiozie.  Un teorema che cozza contro la mentalità corrente,  perché di solito si pensa che da una teoria contraddittoria non si può derivare proprio nulla (proprio perché contraddittoria).  Però, tanto per farsi capire,  il senso è un po’ quello della barzelletta che dice : “se mia nonna avesse le rotelle sarebbe un tram…”.
Ora, la teoria animalista che vorrebbe negare l’ utilità (per dogma di fede) degli esperimenti sugli animali, è proprio un caso di teoria palesemente contraddittoria e assurda.   Ad esempio loro affermano che gli esprimenti sugli animali non servono perché l’ animale è diverso dall’ uomo, e quindi ciò che si sperimenta sul loro corpo non può far testo per quanto riguarda il corpo umano.  Benissimo, però qualcuno a questo punto chiede agli animalisti : “scusate, allora dovremmo fare gli esperimenti direttamente sull’ uomo? Non vi sembra eccessivo e anche un po’ nazista usare gli uomini come cavie ?”.
Al che gli animalisti rispondono: “no, potete fare gli esperimenti sulle culture di cellule in vitro!”.
Perfetto…  Però  se gli esperimenti sui topi non possono essere estrapolati sull’ uomo in quanto diversi, TANTO PIU’ SONO DIVERSE DALL’ UOMO DEI GRUPPI DI CELLULE IN VITRO!!!
Concederete cari animalisti che un ratto o un cane o una scimmia,   siano un po’ più simili agli uomini di un vetro sporco inserito in una incubatrice.
 
Ora, siccome a me piace fare il provocatore, vorrei terminare questo pezzo con le affermazioni della bestia nera per eccellenza (Per i nazi-animalisti, beninteso) e cioè Silvio Garattini.
Sappiamo che è un losco personaggio al servizio delle multinazionali… però le cose che dice sembrano più sensate di quelle degli animal-nazisti.
Sentiamolo:
"Il divieto di allevamento non risolve il problema perchè la sperimentazione animale è necessaria e , per molti aspetti obbligatoria. Non esistono metodi alternativi, ma metodi complementari, Si tratta delle colture in vitro di cellule che si utilizzano quotidianamente in tutti i laboratori. Ma non sostituiscono la sperimantazione animale. Credo che l’ uomo sia più importante degli animali e che le sofferenze dei bambini meritino di ricorrere alla sperimentazione. Una volta la leucemia dei bambini determinava la morte in 6 mesi. Oggi oltre l’ 80% guarisce grazie alla sperimentazione animale che nel tempo ha individuato i farmaci adatti".​
 
Sentiamo un’ altra bestia nera:
Non è vero che la sperimentazione sugli animali non serve “vediamo i fatti : cosa ha prodotto effettivamente la sperimentazione sugli animali. Copio un elenco (parziale) da un documento dell’American Medical Asociation. Mi limito alle scoperte degli ultimi decenni: scoperta del fattore RH del sangue; trattamento della lebbra e dell’artrite reumatoide; profilassi della poliomelite e della difterite, chirurgia a cuore aperto e pace-maker, chemioterapia anti-tumorale, uso terapeutico del cortisone, trattamento dell’insufficienza coronarica, trapianto di cuore e della cornea, scoperta di farmaci antidolorifici, utilizzo della ciclosporina e altri farmici anti rigetto, trapianto di cuore artificiale, anticorpi monoclonali. (…) Non ho elencato l’aspetto più importante della ricerca biomedica: le scoperte di base che permettono di conoscere meccanismi che regolano la nostra vita e che rappresentano l’humus da cui derivano, poi, le scoperte che hanno rilevanza clinica. Da questo humus è nata la scoperta delle staminali”.
Giacomo Rizzolatti, scienziato italiano, professore all’università di Parma e accademico dei Lincei, accademico di Francia e membro dell’American Academy of Arts and Sciences oltre che della National Academy of Sciences.
 
Cordiali saluti

Paolo Caminati - Legnano

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