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Le elezioni e la situazione a Saronno

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18 Aprile 2006

Dopo il risultato alle elezioni politiche, il sindaco Gilli ha dichiarato che a Saronno nulla è cambiato sugli equilibri politici degli schieramenti di maggioranza e opposizione; secondo noi ha anticipato queste dichiarazioni perché ha capito dai numeri reali che la sua coalizione si sta sfaldando: alle amministrative del 2004 il suddetto ha ricevuto il 50,43% dei consensi, mentre alle politiche di quest’anno la coalizione che lo sostiene ha ottenuto il 46,13% dei voti; chi sappia fare i conti evince che tra i due dati c’è una differenza di più di 4 punti in percentuale. F.I. poi dalle elezioni amministrative ad oggi è passata da un 33% al 26,1% perdendo 7 punti che si ridistribuiscono prevalentemente all’interno del centro destra, fatti questi conti, ben si spiega l’appello del Sindaco alla Lega Nord che a Saronno dall’opposizione caldeggia temi localistici di autonomia rispetto allo Stato centrale che nulla però hanno a che vedere con il vero federalismo.

Il nostro Sindaco non si rende conto che il centrodestra votando in Parlamento il progetto di legge sulla cosiddetta Devoluzione per gratificare la Lega Nord, ha perso globalmente consenso in queste elezioni, perchè un Paese più libero, come FI a parole dice di voler costruire, è un Paese più unito e coeso con più opportunità e senza recinti.
L’Ulivo a Saronno, nonostante il mal di pancia di chi lo vuole smobilitare è di poco il primo partito e rappresenta l’unica novità che in questi anni di crisi della politica la società Italiana è riuscita a costruire per tentare di governare il paese anche da sinistra.
Non si può sicuramente cantare vittoria perché la situazione italiana è difficile ed in evoluzione, di certo urge un aggiornamento culturale del progetto di società per rispondere a problemi di vita sempre più numerosi e irrisolti in un mondo aperto e globale: lavoro, innovazione, istruzione qualità della vita, tempi di vita, inquinamento, infrastrutture, servizi, vecchiaia.

Questo vale anche per Saronno dove non si può dire che in questi anni di amministrazione Gilli la qualità della vita sia migliorata, più volte abbiamo già denunciato operazioni di pura immagine e una rinuncia al governo del territorio che è stato lasciato completamente nelle mani dei privati con scarso coraggio nel progettare la città nel suo insieme.
Comprendiamo ma non giustifichiamo quanti soprattutto qui al Nord, in uno Stato dove la legalità e il senso di appartenenza risultano sempre più deboli,dove la giustizia non è uguale per tutti. Si rifiutano di pagare le tasse per servizi che non hanno o sono di bassa qualità, che si tappano occhi e orecchie e continuano a votare il centrodestra per non perdere quello che hanno acquisito, bisognerebbe però poter riflettere sul fatto che in questi anni di governo del centrodestra la riduzione della spesa e dei servizi è stata una costante insieme allo sfascio della finanza pubblica.e delle regole del vivere civile: è questo lo Stato che abbiamo in mente?
Prendiamo atto che qui al Nord il blocco politico di centro destra è più forte, non è così però a Saronno, lo ribadiamo. A livello nazionale l’Italia è divisa in due blocchi che si sono ormai consolidati : FI ha senz’altro un elettorato più mobile ma non ha un progetto politico nuovo di società, rappresenta un voto ideologico e interessi particolari.
E’ una bufala e fa comodo affermare che nell’Unione si è radicalizzata la componente di sinistra rispetto alle forze riformiste e i dati sono lì a dimostrarlo.
Con il senno di poi, è stato grande l’errore del centrosinistra nel non aver presentato anche al Senato la lista dell’Ulivo perché, questa aggregazione sostenuta dalle maggiori culture riformiste italiane laiche, cattoliche e socialiste è destinata a rappresentare l’Italia moderna di oggi visto che attualmente il centrodestra esce da un Berlusconismo strisciante che non ha impedito a forze politiche come l’UDC, seppur dissenziente a parole, di appiattirsi sul governo del padrone.

Naturalmente perché questo avvenga bisogna che i due più grandi partiti che sostengono l’Ulivo DS e Margherita senza giochi di parte sappiano guardare al futuro dell’Italia. Da qui non si torna indietro anche e perché soprattutto oggi in Italia, nonostante i vergognosi tentativi di delegittimazione totale di qualsiasi certezza, hanno vinto Prodi e l’Unione.

Rosanna Leotta - Ds Saronno

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