» Invia una lettera

Le nuove sfide di Varese, una città che vive “alla giornata”

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle
Loading...

16 Gennaio 2006

Egregio Direttore,
La difficoltà persistente a delineare prospettive di progetto e di vita per il nostro “piccolo” mondo varesino, credo ci obblighino –rapidamente- a definire i programmi e i cittadini da impegnare.
Le lodevoli iniziative di confronto sulle tematiche più rilevanti del nostro ‘locale’ non riescono finora –ma forse non avrebbero potuto- coinvolgere e sensibilizzare la ‘gente’, farle sentire come problemi di tutti, rilevanti per la vita quotidiana presente e futura.
Abbiamo estremo bisogno di coinvolgere la ‘gente’ ossia gli elettori.
La città vive alla giornata, nell’anarchia, incoerenza, insufficienza di iniziative e proposte, palesemente immersa in un’atmosfera di penoso disordine organizzativo che incide anche nella vita quotidiana di ciascuno e che impressiona negativamente il visitatore: occorre reagire.
Occorre una forte consapevolezza della situazione complessiva in cui giace la convivenza di cui facciamo parte, dei fenomeni e delle tendenze che ci trascinano verso destini che dobbiamo contrastare e diversamente costruire.
La sfida non è solo economica, i problemi non sono solo infrastrutturali , come ben sappiamo.
La sfida è prioritariamente culturale e ‘politica’.
I suoi esiti dipendono dalla riflessione sulla nostra storia, dalla lettura intelligente delle condizioni presenti, dalla capacità di progetto per il nostro futuro.
Ho più volte scritto –e con ripetuta insistenza negli ultimi anni- che la città reale va ben oltre la dimensione comunale di Varese e che Varese ha la responsabilità di promuoverne il rilancio consapevole.
Appare sempre più chiaramente che la mancanza di iniziative concrete al riguardo ci espone ai processi di periferizzazione in atto con l’espandersi senza resistenze dell’area milanese e le drammatiche conseguenze sociali che le aree metropolitane cercano oggi di combattere.
L’urgenza di una presa di coscienza pubblica al riguardo e la necessità di incidere anche sulla qualità del Piano territoriale di coordinamento provinciale in fase di formazione, mette in evidenza la ristrettezza del tempo a nostra disposizione.
Il coinvolgimento dell’opinione pubblica richiede un dibattito diffuso in ogni sede che faccia diventare patrimonio di tutti memoria e progetto.
Ma occorre, mentre prosegue il confronto sul programma, avvicinare in ogni sede la ‘città’, far conoscere donne e uomini che si impegneranno per realizzarlo.
Il programma non può infatti essere credibile senza il volto e la credibilità di chi si impegnerà a tradurlo in azioni di governo concrete.
Credo personalmente -conseguentemente- nella efficacia e opportunità di fare le ‘primarie’ per la scelta del candidato sindaco.
Sarebbero una grande occasione per scegliere bene e per rafforzare una seria, fondata, condivisa proposta di programma: per dare spazio e fiducia alla ‘gente’ , per scegliere con la ‘gente’, per offrire le parole nuove di cui ha bisogno, per ritrovare il senso comune della ‘politica’.
Sento molto il dramma di questa nostra terra.
Sono convinto che queste elezioni saranno decisive per il suo futuro. Il ‘globale’ non deve azzerare il ‘locale’, dove solo è possibile la partecipazione, la solidarietà, il progetto.

Ovidio Cazzola

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.