» Invia una lettera

Lettera aperta sulla Tac per cani

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle
Loading...

15 Novembre 2006

Ho gli occhi gonfi quando leggo la notizia che la clinica veterinaria del dottor Galli si è dotata di una tac spirale per la diagnosi di gravi patologie.
Premessa. Anche doverosa. Questa lettera aperta potrebbe far storcere il naso a qualcuno. Per il fatto che “in fondo i problemi sono altri”.
Perchè così, spesso, si sente dire. Ma a volte credo sia altrettanto doverosa una riflessione su un mondo da molti guardato con menefreghismo. L’occasione per scrivere queste due righe mi arriva proprio da Varesenews. O meglio dalla amica Elena che mi segnala l’articolo. E lo fa proprio mentre sono in macchina, diretto verso viale Aguggiari. Verso la clinica del dottor Galli.
Ieri sono andato a riprendere Skooby, un incrocio tra un boxer e un alano che ha oramai preso le sembianze del suo padrone: mia mamma.
Dieci anni appena compiuti e un tumore osseo che da una settimana lo fa zoppicare senza lasciargli un attimo di respiro. Una diagnosi infame. E un filo di speranza. Il veterinario mi dice che si potrebbe operare.
Prima c’è la necessità di verificare che non siano partite metastasi. Per saperlo l’unica cosa da fare è la tac. L’appuntamento è fissato per mercoledì mattina. Dovrò tornare a riprenderlo alla sera. Tempo di fargli smaltire l’anestesia totale e un esame che è piuttosto complesso. Ieri alle 17 ero lì. Puntuale come non lo sono mai stato. In compagnia di mia madre. Ad aspettare i risultati e attaccare il guinzaglio a uno Skooby che ha solo voglia di uscire da una clinica veterinaria che fa invidia al nuovo ospedale della città.
Prima il responso che è come un pugno in faccia. I timori che il male si fosse già spostato sono tutti negli occhi e nella voce del dottor Galli. Inizieremo con i farmaci per la terapia del dolore.
Ma in questa brutta storia personale c’è un’altra storia: bella e piena di speranze. Di chi, come Galli, crede nel proprio lavoro. Con entusiasmo e professionalità. Di una categoria, i veterinari, che come i loro pazienti spesso stanno a un livello bassissimo di una ipotetica
scala gerarchica. Nessun rimprovero. Solo la certezza che quella tac spirale arrivata a settembre nella clinica varesina apre e mostra un’immagine non solo di dolore come è successo per Skooby. Ci regala anche un modno fatto di tenerezza e complicità, di professionalità e sacrificio. Sono certo che oggi la possibilità di diagnosticare con
certezza alcune malattie, la possibilità di alleviare le sofferenze dei loro utenti e la soddisfazione di poter salvare ancora tante vite, ripagherà questi dottori degli animali di tutte il menefreghismo subito.
Ora spengo il computer e torno da Skooby.

Simone

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.