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L’intervista ai genitori del presunto assassino e le mie considerazioni da madre

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12 Marzo 2024

Egregio direttore

Chiedo scusa in anticipo se questa lettera avrà dei toni abbastanza accesi ma non posso esimermi dal commentare in maniera del tutto sconcertante l’imbarazzante intervista dei genitori di Douglas Carolo che ho sentito oggi riprodotta sul sito di Varese News, e ribadisco, imbarazzante prima di tutto come genitore.

Ci poniamo tante domande sul futuro dei nostri figli, sul perché ci sia così tanto disagio e così tanta mancanza di valori. Ecco, dopo aver sentito due genitori parlare in questo modo del proprio figlio che – non dimentichiamolo – è accusato di omicidio volontario aggravato, che descrivono il proprio figlio come un un ragazzo sensibile, come un bravissimo ragazzo, che minimizzano i precedenti penali dello stesso definendoli come “ragazzate”, come se una rapina ad una prostituta possa essere definita come una ragazzata!

Un ragazzo che si ritrova a 21 anni senza un lavoro, senza studiare, a dormire chissà dove, come se questa fosse la normalità! Io credo che ci siamo già dati tutte le risposte necessarie come genitori. Chiedo veramente a tutti noi una riflessione su questa intervista. Forse solo da cui possiamo partire per capire dove modificare i comportamenti di noi adulti per lasciare in questo mondo degli adulti consapevoli, responsabili a cui dare delle regole, a cui trasmettere quei valori che da questa intervista emergono come assolutamente assenti.

Di fronte alle evidenze probatorie, ai filmati, ai telefonini , all’uso di stupefacenti, che non lasciano spazio a dubbi sulle responsabilità di questo omicidio , il voler mistificare, distorcere la realtà, asserendo che i ragazzi si scambiano i vestiti i telefonini e che quindi le prove sono da mettere in discussione… questa assoluta mancanza di presa di responsabilità a parer mio è proprio la voragine dove vengono risucchiati i valori essenziali di una vita. (NDR: va ricordato che, al di là di quanto emerso, sarà il processo a stabilire l’eventuale colpevolezza dei giovani arrestati)

Io ho figli della stessa età di questi ragazzi e dopo aver sentito questa intervista mi sono venuti i brividi. Spero veramente che tutto questo serva a qualcosa, spero che ogni genitore rifletta e si metta in discussione . E l’ultimo pensiero va a questo ragazzo che non c’è più, e alla sua famiglia. Che la giustizia possa fare il suo corso, e che una vera rieducazione di questi ragazzi li possa portare ad essere persone diverse da ciò che sono oggi.

Grazie
Marta Vespignani

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