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Martin Lutero, un grande amore per la parola di Dio

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12 Settembre 2022

Egregio direttore,

Federico A. Rossi di Marignano é uno dei più importanti conoscitori della storia italiana ed europea del ‘500, dove si intrecciarono tante guerre sopratutto religiose, tra Carlo V, Francesco I e i vari papi, quindi tra Spagna, Francia e la Chiesa Cattolica, con personaggi diventati poi famosi nella storia, come Martin Lutero, Carlo Borromeo e lo zio Papa Pio IV. Di Federico Rossi ho letto in questi giorni, il libro Martin Lutero e Caterina von Bora – il riformatore e la sua sposa.

Martin Lutero é stato un grande riformatore. La sua intenzione non era quello di fondare una nuova Chiesa, ma di riformare quella esistente. Si trovò quindi suo malgrado a lottare contro il papa, essendo stato condannato a morte. Infatti fu uno dei pochi eretici che si salvò dal rogo della Santa Inquisizione: “Gli eretici ci spingono a scrutare la scrittura, altrimenti nessuno rifletterebbe sulla parola di Dio”.
Rossi di Marignano deve essere uno studioso molto documentato. Nelle sue note si evince che conosce bene tedesco, latino e greco. La prima edizione del libro su papa Pio IV, lo aveva era scritto addirittura anche in dialetto milanese.

Anche papa Giovanni Paolo II ha avuto parole di ammirazione: “Una biografia doppia in cui l’autore intreccia – come in un romanzo – la vita della storia europea e quella della moglie, rievocando luoghi, personaggi, vicende e voci di un periodo storico che ha segnato la nascita dell’Europa moderna e il volto del cristianesimo come lo conosciamo oggi.

Della vita di Caterina, a differenza del celebre marito, rimangano pochissime testimonianze, oltre agli scritti di Lutero stesso e di qualche contemporaneo. Fu però una figura tutt’altro che marginale: in ventuno anni di vita in comune, l’ex monaca diede al marito sei figli; collaborò con lui come confidente, in sua assenza, come alter ego, sovraintendo da imprenditrice alla gestione dell’ex convento agostiniano di Wittenberg, dove ospitò alla tavola familiare professore, studenti, e visitatori illustri.La prosa chiara e documentata e il particolare taglio narrativo dell’opera guidano il lettore a conoscere la figura e il pensiero e a coglierne la profonda religiosità.”

Se si pensa a solo ad alcuni dei suoi libri – La parola scatenata – Il frate che divise e incendio’ l’Europa – Il frate assetato di Dio – si può certamente affermare che “La Parola di Dio” produsse in questo uomo una passione irrefrenabile, che non ha paragoni nella storia della Chiesa, se non a tanti martiri, da Oscar Romero a Padre Ezechiele Ramin e tanti, tanti altri. Il contrario invece di coloro che alla domenica mattina cercano sempre di mettere il silenziatore alla parola di Dio, per il quieto vivere, quello che poi produce disaffezione.

L’amore e l’affetto per sua moglie fu immenso, lasciando scritto “Non vorrei scambiare la mia Caterina né con il regno di Francia né con Venezia” una esperienza quella del matrimonio, che gli ha consentito di vivere la sua vocazione a Dio con immensa gioia e felicità, senza la costrizione della depressione in cui sono condannati troppi presbiteri, che alla fine sono costretti a vivere nella tristezza la loro vita dedicata a Dio. Ma Dio è il contrario della tristezza, é la gioia della Buona Novella, dell’avvento del Regno di Dio. Martin Lutero é stato un grande, quello che ha liberato la Parola di Dio nelle lingue correnti da coloro che ieri come oggi, si illudono di esserne padroni. In Italia solo dopo il 1963 anche i cattolici poterono leggere liberamente il Vangelo, considerato prima un libro proibito!

Qualcuno sostiene che non ha amato coloro che lo condannarono a morte; ma si possono amare coloro che, posseduti dal demonio e dalla corruzione lo condannarono a morte solo per il troppo amore che Martin Lutero aveva della parola di Dio?

Emilio Vanoni, Induno Olona

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