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Mia suocera dimessa dall’ospedale con l’ago a farfalla ancora nel braccio

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9 Dicembre 2021

Mia suocera di 83 anni, Antonia Signorelli, è stata mandata a casa dall’ospedale con l’ago a farfalla per i prelievi ancora nel braccio e hanno detto che non possono venire a toglierla.

Soffre di Parkinson, due giorni fa è caduta dalle scale e ha riportato diversi traumi, tra cui due ematomi alla testa. Dopo una notte di ricovero per gli accertamenti del caso, l’anziana è stata rimandata a casa.

Una volta tornata però, abbiamo trovato una brutta sorpresa. Oltre al fatto che non cammina ed è messa male, quando le abbiamo tolto la giacca e l’abbiamo fatta sistemare sul divano, abbiano scoperto che le hanno lasciato nel braccio la farfallina che mettono per i prelievi e la somministrazione di medicinali. Abbiamo chiamato, ma ci hanno detto che non possono venire nè mandare ambulanze. Noi non abbiamo mai fatto operazioni del genere. È una cosa allucinante.

Alla fine le figlie della signora, mia moglie e sua sorella, entrambe non esperte della materia, hanno tolto la farfallina con notevole difficoltà e senza la perizia necessaria. Siamo davvero sconcertati, se questa è la sanità italiana c’è da mettersi le mani nei capelli.

Per chiudere l’assurdità della situazione, nella cartella delle dimissioni della signora quando abbiamo aperto per controllare abbiamo trovato gli esami di un uomo di Biandronno. Incredibile.

Silvano Belotti, Casciago


A seguito della segnalazione, su nostra richiesta è arrivato un messaggio di scuse da parte di Asst Sette Laghi che pubblichiamo di seguito:

Ci dispiace molto quanto capitato alla signora e ci scusiamo. La Direzione ha avviato un’indagine interna per accertare i fatti, perché episodi simili non devono succedere.
Il nostro Pronto Soccorso sta sicuramente attraversando un periodo intensissimo, difficile, ma questo non deve essere una giustificazione e ridurre la qualità del servizio ai pazienti. 

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