Moschea e vignette

3 Febbraio 2006

Caro Direttore,
sono talmente faziosi che, non andando in chiesa a pregare o andando in chiesa solo per esibire i gioielli di famiglia, si scandalizziamo se gli altri (di altre religioni) sono devoti e vogliono pregare. Sono talmente faziosi e miscrecedenti che pur vivendo in una situazione di peccato famigliare perenne, si dicono difensori della famiglia secondo i canoni del Dott. Ratzinger e accedono ai sacramenti come un qualsiasi buon cristiano, peccando sapendo di peccare.
Ma non è per la moschea di Gallarate che Le scrivo ma per quanto stà succedendo in giro per il mondo sulla faccenda delle cosidette vignette satiriche o sataniche. Adesso ci si mettono anche i giornali italiani, a pubblicarle, La Padania e Libero. Ma quel che più mi meraviglia è l’appello di Sofri e di Staino ai giornali di tutta Europa per accordarsi su un giorno e tutti a pubblicare le vignette satiriche o “sataniche”.
A me piace molto la satira, se ben fatta, ma non gradisco scherzare sui sentimenti religiosi degli altri, di tutti, anche se io non sono credente, mi sembra qunto mai poco elegante ferire l’animo altrui.
I mussulmani si stanno “incazzando” per le vignette sataniche su Maometto. E se altri, non importa chi, avesse pubblicato vignette raffiguranti Giuseppe di Nazareth con le corna? Oppure se altri avessero raffigurato il prototipo “dell’avido” ebreo col naso adunco impegnato, come tutti i suoi asendenti in losche speculazioni, quale la reazione degli ebre?
Se ci fosse meno fanatismo, da tutte le parti, e più tolleranza, quanto ci guadagneremmo tutti.