Natale con i tuoi… e il cane

23 Dicembre 2014

Egregio direttore,
riprendendo il vecchio modo di dire mi sono preso alcune licenze e l’ho contestualizzato ai tempi moderni. Tempi di festività, di ferie ma anche di lavoro per molte persone e di un lavoro ormai fuggente per molti altri. E proprio per cercare di staccare e di prendersi del tempo per riflettere e capire cosa ci sia di storto nella vita o se è il mondo che è impazzito ti ritrovi in serate come le mie, quando non riesci nemmeno a pensare a causa del cane-allarme-impazzito dell’ennesimo “amante degli animali”, cane che ti picchia dentro 3-4-5 ore di abbaiata continua ed ininterrotta.

Allora pensi alle festività che ti aspettano, al rispetto, al siamo tutti più buoni e che ognuno di noi dovrebbe fare qualcosa per se stesso ma soprattuto per gli altri. Tutti più buoni ma non toccare la mia pistola, come si usava nel Far West. Perché il cane lo considero ormai un’arma in mano ad incoscienti. Un vezzo che si trasforma in un disgregatore del quieto vivere sociale.
Un vezzo o un gadget anti-intrusione che ormai detesto che francamente d’ora in poi eviterò di considerare come un semplice animale ma come una minaccia. E diffiderò di tutti quelli che lo chiamano “amore” e si rivolgono con toni del tipo “vieni dalla mamma”.

A tutti gli altri non auguro nulla perché mi sembra ormai una consuetudine priva di significato ma spero che si prendano del tempo per ritrovare se stessi insieme agli altri, alle persone care e agli amici (quelli veri). Senza che un maledetto cane ti trapassi ogni giorno il cervello con il suo latrato simile ad un disco rotto che suona pessima musica.

Felice