Nessun Dorma
15 Maggio 2006
L’appuntamento elettorale del 28 e 29 Maggio rappresenta per la città di Varese l’occasione per fare il punto sugli ultimi nove anni di amministrazione del Centrodestra sotto la guida leghista dell’ex Sindaco Fumagalli.
Non può infatti essere accettabile l’affermazione, che, negli ultimi tempi, ho sentito fare, anche durante il dibattito tenutosi a Villa Ponti nella serata del 9 Maggio, da parte dell’Avv. Fontana, candidato Sindaco del Centrodestra, secondo il quale la politica guarda avanti e che quel che conta non è il passato ma il futuro della città.
La storia di un popolo, e quindi anche di una città, non può non fare i conti con il proprio passato, bello o brutto che sia. Non si possono aprire e chiudere delle parentesi a piacere, fingendo che dentro non vi sia nulla, anche se è pur vero che il nulla è proprio ciò che ha caratterizzato le ultime due amministrazioni varesine, ma soprattutto non si può pensare che Varese, colta da improvvisa amnesia, abbia già dimenticato le vicende che hanno portato al Commissariamento del Comune. Eppure questo è quanto viene in pratica richiesto agli elettori da parte delle forze politiche della Casa delle libertà. Dimenticate il passato, dimenticate i dissidi interni alla coalizione del Centrodestra durante gli ultimi anni di governo della città, dimenticate il vuoto amministrativo e le mancate realizzazioni di opere significative per la crescita di Varese, dimenticate tutto ciò e dateci ancora fiducia.
Si può certamente capire il desiderio di voler stendere un velo pietoso su quell’infausto periodo da parte delle forze politiche del Centrodestra che hanno governato, ma ciò non può avvenire invocando il sonno degli elettori e della ragione e in nome di un semplicistico “Guardiamo avanti”. Proprio perché la città “deve” guardare avanti e non può correre il rischio di altri cinque anni di immobilismo che ne distruggerebbero vieppiù il nerbo vitale, c’è da chiedersi se non sia il caso di cambiare, se non sia il caso di affidare la guida del Comune ad altre forze politiche. La democrazia e la politica a questo servono, a far sì che gli elettori possano scegliere con cognizione di causa chi deve governare ed amministrare, sulla base dei risultati ottenuti nel passato e dei programmi proposti per il futuro. Tra queste due realtà non c’è mai uno iato, una cesura, piuttosto una continuità sottesa, quasi implicita. E su questo è bene riflettere. Come si può vedere il passato c’entra sempre e lì trovano fondamento e consistenza le buone intenzioni per il futuro.
Il Centrosinistra a Varese, visti gli ultimi risultati delle Elezioni Politiche, sulla carta non avrebbe la maggioranza. Ma la concretezza decisionale, che ha sempre contraddistinto la varesinità, e il coraggio di cambiare che, in più di una occasione, ha portato Varese a creare nuovi scenari politici, possono pesare in modo determinante in questa tornata elettorale. Il voto non è più un automatismo. Far ripartire Varese significa cambiare. E cambiare è possibile. La lista “UNITI PER VARESE – Lista per il Sindaco”, che appoggia Antonio Conte, candidato Sindaco del Centrosinistra, riconosce la necessità di questo cambiamento e crede che Varese meriti un futuro amministrativo migliore del più recente passato.
Leonardo Tomassoni
Candidato Consigliere Comunale nella Lista
“UNITI PER VARESE – Lista per il Sindaco”
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