Non ci arrendiamo all’invasione dei clandestini
26 Maggio 2006
Caro Direttore,
il signor Fabrizio Mirabelli, nella sua replica alla mia “lettera” del 23 maggio scorso, mi ha voluto ricordare che Alleanza Nazionale fa parte della stessa coalizione che ha governato Varese negli ultimi 4 anni; contestualmente, il segretario dei DS mi ha invitato ad esprimere un parere onesto e coerente sulla “gestione-Fumagalli”, riflessione dalla quale non mi esimo.
Già in occasione della presentazione della mia candidatura, alla presenza di Attilio Fontana, non avevo risparmiato alcune critiche alla Giunta Fumagalli; inoltre, alcuni mesi fa, in tempi non sospetti, mi ero reso protagonista di una (fin troppo) aspra polemica interna con alcuni consiglieri di AN che chiunque ha potuto leggere anche su questo giornale; infine, non ho mai nascosto, e non nascondo nemmeno ora, la stima per Luigi Federiconi.
Detto questo, è giusto sottolineare che le mie sono considerazioni a titolo personale e che, se avessi fatto parte dello scorso Consiglio Comunale, mi sarei battuto strenuamente per la tutela della sicurezza nella città di Varese. Sono ora candidato anche per questo motivo.
Inoltre, come ho scritto nella precedente lettera, ricordo al signor Mirabelli che il delicato tema della sicurezza è una delle tematiche più care ad Azione Giovani da parecchi anni: lo dimostrano le decine di volantinaggi (documentati dai quotidiani locali) effettuati in città e in provincia di Varese per sensibilizzare l’opinione pubblica al riguardo.
Non si tratta di una posizione razzista (evitiamo toni inutilmente aspri): la Destra si batte per la tutela dei diritti di tutti coloro che partecipano civilmente alla vita sociale del Paese, a prescindere dal colore della pelle. La Destra moderna non è razzista, semmai è garantista ma al contempo pretende con forza da tutti il rispetto delle regole che la nostra società si è data e dà.
La Destra è aperta al dialogo con tutti, ma chiude la porta a chi sa comunicare solo con la violenza e l’arroganza.
La sinistra del signor Mirabelli non capisce che tutelando incessantemente i clandestini si ledono non solo gli interessi degli Italiani, ma anche quelli degli immigrati regolari che vogliono integrarsi, ma che finiscono (ahimè) per essere equiparati a ladri e spacciatori.
E per favore, signor Mirabelli, eviti di propinarci il solito luogo comune degli Italiani che “spacciano e rubano più degli immigrati”, perchè, dati alla mano, la metà dei reati è commessa da extracomunitari, il 28% da clandestini.
Si tratta di un dato spaventoso, dal quale non si può fuggire: in Italia è allarme, e mentre il ministro della solidarietà sociale, il comunista Ferrero, annuncia una maxi-sanatoria per 480mila clandestini che regolarizzerà mezzo milione di delinquenti senza lavoro nè casa (e che per mangiare saranno disposti a fare qualunque cosa…), a Varese esplode il Far West in pieno centro, con risse tra immigrati e spaccio di droga (sotto l’occhio “vigile” delle carissime telecamere…).
No, caro Mirabelli, noi non ci stiamo! Non ci arrendiamo a vedere la nostra città invasa dai clandestini: vogliamo riprenderci la nostra città, la nostra sicurezza, la nostra libertà! E vogliamo farlo anche attraverso un rafforzamento delle forze dell’ordine che già oggi operano bene per la tutela di tutti noi, ma che, con più mezzi a disposizione, potranno fare sempre meglio.
Oggi pomeriggio dalla stazione Nord non è partito uno spot elettorale, ma una battaglia civile per la libertà che i Varesini non perderanno.
Distinti saluti
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