Ospedale, caccia al parcheggio. Ma per i vip del calcio il posto c’é sempre
4 Gennaio 2006
Non si placa la polemica sul nuovo piano parcheggi varato all’ospedale di Circolo di Varese. Ospitiamo oggi l’intervento di un medico rimasto sorpreso dal fatto che, dopo l’entrata in vigore delle nuove norme, i primi utenti illustri (i calciatori dell’Inter Adriano e Zé Maria) abbiano potuto muoversi liberamente.
Nel discorso di commiato l’ex direttore generale dell’Ospedale di Circolo si diceva sicuro di lasciare un buon ricordo di sé nei varesini; non sembrerebbe così dai commenti che in questi giorni si raccolgono nelle vie attorno al nosocomio. Che cosa è successo? Come ultimo atto deliberativo l’ex direttore, ma c’è da chiedersi se altri dirigenti siano del tutto estranei, ha deciso che, per i dipendenti, sarebbe stato possibile accedere in auto solo dietro pagamento di un abbonamento mensile.
Per liberare posti auto per i lavoratori “sfrattati” dall’interno dell’ospedale si è pensato bene di costruire un nuovo piccolo parcheggio e di utilizzare il parcheggio del piazzale AVIS destinato in precedenza agli esterni. Il risultato è che i posti sono insufficienti per i dipendenti e del tutto carenti per i visitatori mentre, in questo momento, all’interno del recinto ospedaliero i parcheggi appaiono desolatamente vuoti.
Sono personalmente convinto fosse necessario porre un limite al parcheggio selvaggio all’interno dell’ospedale, che a volte ostacolava anche il flusso delle ambulanze, ma non sfruttare i parcheggi interni riversando i problemi all’esterno mi sembra una politica miope.
È giustissimo che i dipendenti abbiano a disposizione un parcheggio, ma è altrettanto corretto che siano previsti spazi adeguati per chi in ospedale deve entrare per fare delle analisi, degli esami o per visitare parenti ricoverati. Inoltre le limitazioni di accesso dovrebbero essere uguali per tutti invece proprio il primo giorno di applicazione del regolamento sono arrivati per degli accertamenti dei giocatori dell’Inter ed a questi è stato permesso di entrare tranquillamente in auto in ospedale…
Del tutto ingiusti sono i criteri di assegnazione della possibilità di ingresso in auto ai dipendenti (250 posti): può entrare solo chi paga dopo essere stato scelto, in teoria, secondo l’ordine di presentazione delle domande; dico in teoria perché, ad esempio, la possibilità di ingresso è stata data a tutti i primari anche se non l’avevano richiesta. Inoltre dovremmo chiederci se il criterio del pagamento sia quello più giusto. E’ vero che ormai anche certi amministratori sanitari non sanno ragionare che in quest’ottica ma, a mio parere, sarebbe opportuno affrontare il problema da altri punti di vista; ad esempio i posti parcheggio disponibili in ospedale dovrebbero essere riservati prioritariamente a dipendenti disabili, con difficoltà motorie, donne incinta ecc. Inoltre se un amministrativo con un orario dalle 8 alle 16 può facilmente usufruire dei mezzi pubblici, la cosa non risulta ugualmente agevole per chi inizia il lavoro alle 6 e per chi termina alle 22 o 23.
Non resta che augurarsi che il nuovo direttore generale sia più lungimirante del suo predecessore e sappia ridiscutere un provvedimento che ha creato più guai di quanti ne abbia risolti.



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