Pace difficile ma non impossibile
27 Febbraio 2023
Se é del tutto evidente che i terremoti sono eventi imprevedibili, le guerre, tutte le guerre sono il prodotto della follia umana o di interessi economici immensi, in primis quello dalla produzione e del commercio delle armi. Si fanno le guerre per accaparrarsi le risorse di un paese oppure per incentivare il consumo e il commercio delle armi. Ma le guerre, sono un po’ come gli incendi: é facile accenderli, ma poi é difficile spegnerli. Spegnere una guerra é sempre molto difficile. Ci vogliono tanti pompieri che non sono mai abbastanza, sono sempre pochi e tante volte male organizzati e poi basta un evento imprevedibile, una folata di vento, e tutto va in fumo.
Nell’ultima mia lettera sulla guerra in Ucraina, nella mia immensa ingenuità ho scritto che forse siamo alla vigilia del cessate il fuoco, magari una vigilia lunga ancora molti mesi, ma alcuni segnai incoraggianti sembravano giungere, in primo luogo dal fronte dei sostenitori della guerra, coloro che dicono per costruire la pace serve inviare armi, sempre più armi.
In questi giorni in tutta Europa é salito un grande grido di dolore da tanti uomini di buona volontà: basta inviare armi, si dichiari il cessate i fuoco. Il presidente americano Jeo Biden é stato a Kiev e poi a Varsavia a dire che il popolo ucraino ha vinto la guerra con la Russia, pur usando tutto il solito frasario di retorica patriottica. Ma se si sostiene questo forse significa che la pace é vicina. Lo stesso Zelenski in quell’abbraccio “Fraterno” avuto con Joe Biden ha affermato che alla fine dell’anno ci sarà la vittoria dell’Ucraina sulla Russia. Credo che gli USA possono ritenersi soddisfatti dei risultati politici, strategici ed economici ottenuti.
Certamente anche Putin ha capito da tempo che ha perso la guerra e che la sta pagando con un pesante bilancio, sia di vite umane e sia in termini economici con tutte le sanzioni che l’Occidente ha decretato in questo anno di guerra. Forse anche la Russia aspira al cessate il fuoco, ma ora non sa come. Dopo aver demolito l’ONU non si sa che potrebbe essere il mediatore di questa opera di pacificazione. Non l’Europa prima alleata della NATO e forse nemmeno la Cina, alleata della Russia. Affidare ad Erdogan il ruolo di mediatore sembra improbabile, anche se da buon dittatore della NATO potrebbe essere credibile ad entrambi i contendenti. Romano Prodi sostiene che la guerra in Ucraina potrà finire quando America e Cina si metteranno d’accordo.
Da tutto questo si può affermare che se é facile iniziare una guerra é difficilissimo costruire la PACE ma non impossibile. Ora occorre liberare il campo dei tanti falsi pompieri che pullulano in Europa, coloro che dicono che per spegnere l’incendio si deve buttare benzina sul fuoco, lasciando alla martoriata Ucraina il sacrificio di tanti morti innocenti, merito del nostro fallimento europeo, cioè di coloro che nel recente passato nella loro ipocrisia hanno mandato gli eserciti della NATO nel Medio Oriente chiamandole missione di Pace, lasciando strascichi di macerie al loro passaggio, vede il disastro dell’Afghanistan e della Siria.
A tutti noi il compito di sognare una Europa Unita dagli Urali all’Atlantico auspicata di papa Giovanni Paolo II, che quando serviva, é stato usato per demolire l’URSS, ma che poi é stato dimenticato, nella speranza che in Russia possa tornare un nuovo Gorbaciov, cosa purtroppo molto improbabile. Ma il sogno é per i nostri figli e nipoti che forse non hanno nessuna colpa di avere avuto come padri tanti imbecilli, compreso chi vi scrive, per non essere stati capaci di impedire la guerra, prima che scoppiasse.
Emilio Vanoni Induno Olona 26 febbraio 2023
Post Scrittum: Termino di scrivere questa lettera con le immagini strazianti della ennesima tragedia sulle nostra coste a Crotone. Sentire le parole di condoglianze per questa ennesima tragedia da parte di chi ha usato gli immigrati per fare campagna elettorale, é semplicemente orribile. Dicono di combattere gli scafisti, ma sono loro che li alimentano. Affermare poi che gli immigrati non dovrebbero partire é come fare gli struzzi: mettono la testa sotto la sabbia per non vedere la realtà!



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