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Papà separati: “Qual è il vero interesse del minore?”

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6 Febbraio 2006

Egregio direttore,

faccio riferimento al padre che in questa rubrica denunciava il fatto di poter incontrare, per provvedimento del giudice in causa di separazione, solo 4 (diconsi quattro) volte al mese i propri figli pur abitando a 600 metri di distanza. C’è di peggio!
Pur essendomi io trasferito, dopo la separazione, al piano di sopra, nel provvedimento provvisorio presso lo stesso tribunale di Varese, ai miei figli (3 e 4 anni) è stato consentito di incontrare il loro papà 4 (diconsi quattro) pomeriggi al mese. Come per il padre sfortunato di Angera, anche io mi chiedo quale sia “il supremo interesse del minore” nel vedere di fatto eliminato un proprio genitore anche quando le circostanze oggettive consentirebbero un’ampia frequentazione.
Ma sono stato fortunato: con il secondo provvedimento del giudice, le ore d’aria mensili con il loro padre concesse ai miei figli sono state aumentate da 28 (diconsi ventotto) a ben 36 (diconsi 36).
Guardo con ottimismo alla nuova legge sull’affidamento condiviso, ma sarà impresa comunque ardua cambiare la mentalità all’ombra del Sacromonte.

Davide Rosica – Cugliate Fabiasco

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