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Pedaggi autostradali, chi controlla i controllori?

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27 Settembre 2005

Spett redazione,

ho letto con estrema attenzione la vicenda del mancato pagamento del pedaggio da parte del sig Max Brusa del 16 marzo 2005.
Mi ci ritrovo perfettamente. Appena ieri mi è arrivata un’ingiunzione di pagamento da parte di Essediesse, la società recupero crediti di Autostrade per l’Italia, per un importo di ben 26,80 euro. Tutto corrisponde, la data, l’ora, il casello… solo una cosa non quadra: io sono effettivamente transitato nel casello di Bari Nord, quel giorno e a quell’ora, ma ho regolarmente pagato il pedaggio con la biglietteria automatica!
Dice il sig. Brusa, come poteva aprirsi la sbarra se non avevo pagato?
Non ricordo francamente se ho preso lo scontrino di ricevuta, anche se ormai ho imparato a ritirarlo quasi sempre, in qualsiasi caso, non avendo alcuna possibilità di scaricarlo fiscalmente, credo che dopo una quindicina di giorni io l’abbia buttato. Perché tenere uno scontrino per me inutile. Dove è stabilito che va conservato come documento fiscale?
E se tutti ritirassero lo scontrino, dove arriverebbero le file ai caselli, visto che ormai l’uomo è stato sostituito anche nell’esazione da macchine lentissime?

Ma ho un altro caso nel cassetto, molto più emblematico: la macchina utilizzata da mio padre è intestata a me; ebbene la Essediesse mi ha richiesto il pagamento di un pedaggio, non pagato, avvenuto al casello di Piedigrotta (Napoli) il 08.01.2005, ore 10,20. A prescindere che proprio quel giorno mio padre era a pranzo a casa mia – ed io abito ad Ancona, e lui a Jesi (An) – mi piacerebbe proprio capire come poteva mio padre, di ben 87 anni, andare a Napoli con un’auto con la quale non mi fido neanche a farci 50 km.
Ho richiesto la foto della vettura e per un motivo molto semplice.. la targa non basta, potrebbe essere clonata. Inoltre vorrei verificare il colore della macchina, infatti al tipo di vettura ci si arriva facilmente, basta andare al PRA, ma il colore è un po’ più difficile da individuare.
A questo punto mi sorgono spontanee alcune domande:
Non funzionano gli apparati di rilevamento della società Autostrade?
Non viene registrato il pedaggio pagato?
La targa è stata clonata?
O qualcuno ci marcia nella speranza che la gente paghi in silenzio?
Non vorrei che dietro questa Società di recupero crediti ci fossero dei personaggi che hanno messo in piedi una truffa colossale!
Malpensa insegna….
In qualsiasi caso non intendo pagare.. sono loro che devono dimostrare la mia malafede, non io che, dopo aver regolarmente pagato quanto dovuto, sono transitato attraverso una sbarra regolarmente sollevata ad avvenuto pagamento del pedaggio.

Ora la domanda: a chi possono rivolgersi gli italiani per avere un pò di giustizia?

Grazie per l’ospitalità, mi auguro solo che si arrivi a stilare un tabulato della gente che è incappata in simili vicende, penso sia lunghissimo….perché non ve ne fate promotori lanciando un appello nel web?

Onorino Maiolatesi, Falconara Marittima (An)

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