Pendolari, il giorno è vicino
10 Dicembre 2004
Gentile direttore,
La diatriba pendolari non sembra finita a 2 giorni dall’entrata in vigore del nuovo orario.
Ancora in molti si lamentano e giustamente.
Dopo avere assistito alla trasmissione di 2 ore e mezza di Telelombardia di ieri sera a cui hanno partecipato tutti i protagonisti della vicenda mi sento di fare le seguenti considerazioni:
a) l’assessoro Corsaro ha aggredito il rappresentante dei pendolari in merito alle critiche al nuovo orario, definendolo “una proposta” che non essendo in atto non ha creato disagi.
Affermazioni incredibili (…)
b) se l’orario era una proposta allora mi viene quasi il dubbio che le variazioni che si stanno apportando erano in qualche modo previste e scontate. La malizia mi fa quasi quasi pensare a degli assist di bassa politica.
Resta comunque evidente il principio di giocare al ribasso e “sa la va la ga i gamb”
c) l’ascolto dell’utenza non è nè un problema nè una priorità, il concetto di servizio o addirittura buon servizio è lungi dall’essere un obiettivo primario
d) il fatto che il parco locomotori della Lombardia sia il più vecchio d’Italia è eclatante.
Ma come è possibile se in Lombardia si concentra il maggiore traffico ferroviario locale del paese? Evidentemente si è pensato di investire altrove per almeno un decennio. Il consigliere di RC ha sfornato dati dove si evince che la strada in Lombardia ha avuto e ha il netto privilegio nella politica degli investimenti viabilistici
Siamo tutti pronti alla giornata sperimentale di lunedi ma già tutti sappiamo che non è finita qui, ognuno è rimasto con qualche problema di non poco conto ancora irrisolto.
Intanto lundedi ci sarà il presidio in Via Taramelli a Milano, servirà almeno come sfogo per le prese in giro degli ultimi mesi.
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