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Perchè è vietata la pesca degli agoni?

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12 Luglio 2014

 Buonasera, vi invio alcune foto circa la pesca degli agoni che quest’anno e’ stata vietata:

le spiaggette note solo agli appassionati della pesca agli agoni nel lago Maggiore in queste serate di inizio luglio sono stranamente vuote, non sono presenti tutti quei pescatori che si dedicavano alla pesca degli agoni perchè l’autorità italo svizzera non ha emesso il consueto permesso annuale.

Gli agoni, per chi non li conosce, sono dei pesci che un tempo risalivano i fiumi provenendo dal mare per andare a riprodursi e che sono rimasti "intrappolati" nei laghi prealpini a seguito della costruzione delle dighe, in mare vengono chiamati alose o sarde e arrivano al peso di circa 2 kg, le popolazioni rimaste nei laghi sono state chiamate "agoni", si nutrono di plancton e vivono alla profondità di circa 30 metri.

All’inizio di giugno si avvicinano in gran numero alle spiagge per deporre le uova. 

Negli anni passati, il commissario italo svizzero autorizzava solamente la pesca di questi esemplari per ridurre il numero dei pesci: non dovevano, però,essere mangiati bensì portati a un centro provinciale per essere bruciati.

Quest’anno, il 30 giugno scorso è stata emessa un’ordinanza (04/14) con la quale si comunicava che "la pesca dell’agone rimane vietata”. I contravventori infrangono gli art. 444 e 650 del codice penale relativamente a " commercio di sostanze alimentari nocive" e "inosservanza dei provvedimenti delle autorità”.

Purtroppo non è stata nemmeno presa in considerazione l’ipotesi della pesca "no kill" o pesca con rilascio del pescato. La motivazione molti anni fa era la presenza nelle acque del famoso ddt sfuggito da una azienda nella provincia del V.C.O., ma ora , visto la ulteriore restrizione, viene da ipotizzare qualcosa di più serio.

Speriamo che si possa riaprire al più presto la pesca agli agoni, che non ci siano complicazioni che potrebbero interessare anche tutta l’altra fauna ittica, che sia fatta chiarezza sulle motivazioni del  divieto (anche perchè il ddt per diluizione  dovrebbe essere ormai quasi sparito).

Il divieto riguarda tutto il lago Maggiore, provincie di Novara, V.C.O., Varese e Svizzera.
 


Il commissariato italiano per la pesca nelle acque italo-svizzere ha reso noto  che l’attività di pesca all’agone è sospesa in via cautelativa in attesa dell’analisi dei dati sulla contaminazione riscontrata in questa specie.  

 Vista la presenza di contaminanti nelle carni, la destinazione dell’agone al consumo alimentare umano e il commercio configurano reati amministrativi e penali. Anche in Canton Ticino la vendita degli agoni è stata vietata per elevata presenza di diossina.

Alberto Zambon

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