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Perché tagliare i servizi rivolti a chi studia?

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11 Novembre 2004

Egregio direttore,
Siamo un gruppo di genitori di Castronno, paese di 5000 abitanti a circa 10 chilometri da Varese, che chiede il vostro aiuto per tentare di ovviare ad un grosso problema che ci si presenterà da qui a poco.
Va premesso che la linea ferroviaria che collega Castronno a Varese non è molto ricca di treni, infatti c’è un solo treno all’ora che va verso o che arriva da Varese
I nostri figli che frequentano le scuole superiori a Varese usufruiscono del treno e fino ad ora, a parte i cronici ritardi, le soppressioni estemporanee ecc., tutto sommato le cose non sono andate malissimo.
Fino ad ora i treni in partenza da Varese partivano alle 0.35 di ogni ora (p.e. 12.35, 13.35 ecc) cosa che permetteva a tutti gli studenti di prendere il treno per tornare a casa ad un orario dignitoso , infatti quasi tutte le scuole terminano le lezione tra le 13.10 e le 13.15 (addirittura molti Dirigenti scolastici, avendo a suo tempo considerato che buona parte degli studenti usufruisce del treno, aveva configurato l’orario scolastico tenendo conto dell’ orario dei treni).
Purtroppo abbiamo appreso che a partire dal prossimo mese di dicembre gli orari verranno modificati portando i treni in partenza da Varese alle ore 0.15 di ogni ora (12.15, 13.15 ecc) per cui la quasi totalità degli studenti dovrà aspettare fino alle ore 14.15 per prendere il treno per tornare a casa.
Può sembrare cosa da poco ma non è così: infatti in questo modo invece di arrivare a casa verso le ore 14 arriveranno verso le 14.45 e francamente pranzare a quell’ora quando è dalle 6.15 del mattino che mediamente si alzano e fanno colazione non ci sembra una cosa che possa giovare molto alla salute di adolescenti in crescita.
Per non parlare poi del tempo in meno che avranno a loro disposizione per svolgere compiti e lezioni che comunque alle scuole superiori sono onerosi e gravosi.
Nessuno ha idea del perché Trenitalia abbia deciso di penalizzare ulteriormente questa linea già pesantemente penalizzata (loro stessi la definiscono ”un ramo secco”) sta di fatto che pare proprio nessuno si sia preso la briga di verificare quali siano le varie tipologie di utenti nelle diverse fasce orarie.
Quello che vi chiediamo è di tentare di fare ragionare la dirigenza di Trenitalia affinché capiscano quale disagio il nuovo orario creerà tra gli studenti e immagino anche i lavoratori e che tornino indietro sulle loro decisioni lasciando l’orario così come è adesso o che quanto meno sia possibile fare fermare anche i treni diretti in tutte le stazioni tra Varese e Gallarate (almeno in alcune fasce orarie) in modi che ci sia qualche possibilità in più. Crediamo infatti che il problema non sia solo nostro, abitanti di Castronno, ma anche di Gazzada, Albizzate, forse meno Cavaria che gravita più su Gallarate.
In caso contrario saremo costretti a trovare soluzioni alternative: chi ha il motorino andrà in motorino (tutti sappiamo come l’accoppiata motorino + adolescente sia molto pericolosa), chi ha già la patente andrà in auto, gli altri comunque saranno sempre più spesso costretti ad essere accompagnati in auto dai genitori. Tutte soluzioni che non faranno altro che aumentare l’inquinamento, il traffico, il consumo di carburante ecc. ecc. !!!!!!
Proprio non capisco perché i treni non diventino veramente per i collegamenti brevi come il nostro caso delle linee di metro’ leggero decongestionando le strade e fornendo veramente un servizio ai cittadini siano essi studenti, lavoratori o persone che vanno a fare shopping.
Possibile che le ferrovie pensino solo ai grossi collegamenti e alle grosse distanze!!!
Confidando in un vostro interessamento inviamo cordiali saluti.”

Carlo e Tiziana

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