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Ricostruire il commercio a Varese

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24 Maggio 2006

È innegabile che i commercianti varesini hanno contribuito in modo palese allo sviluppo ed al prestigio della nostra città ed è altrettanto inequivocabile che nei loro confronti c’è sempre stata una diffidenza preconcetta dovuta a motivazioni storiche e culturali che affondano le loro radici nel tempo.

Questo ha fatto si che nessuno abbia preso in seria considerazione i richiami che più volte sono stati lanciati quando si avvisava che un incremento “selvaggio” della grande distribuzione avrebbe danneggiato in modo irreparabile quel tessuto commerciale costruito con anni di sacrifici e rinunce.
Oggi si può affermare, senza tema di smentita, che i commercianti varesini stanno vivendo un periodo difficilissimo che non lascia intravedere prospettive per il futuro e che ci porterà a lasciare in mano di finanzieri senza scrupoli il dominio della distribuzione dei beni di consumo.

Lasciare che la figura del commerciante sparisca,come sta avvenendo, per lasciare spazio agli speculatori economici, ci porterà, inevitabilmente, ad una disumanizzazione del rapporto fra consumatore e distributore permettendo un dominio incontrastato sulla gestione dei prezzi che dovrà confrontarsi solo con le logiche della finanza nel totale disinteresse per le esigenze umane.

Singolare il fatto che coloro che si erano elevati a paladini per la difesa dei diritti dei Commercianti Varesini, in nove anni di dominio incontrastato sulla città di Varese, hanno fatto di tutto per riuscire a distruggere il commercio varesino. Sono state date licenze, alla Grande Distribuzione, in forma selvaggia e disorganizzata in cambio di contropartite che nessuno è in grado di valutare per riuscire a stabilire il rapporto fra oneri e vantaggi.

Sicuramente le agevolazioni rivolte a queste grandi organizzazioni non sono mai state concesse ai piccoli commercianti che, oggi, in un momento di grave crisi, sono ulteriormente tartassati con l’aumento della TOSAP e con la tassa sulle pubblicità per marche di prodotti posti in vendita.

Senza ombra di smentita si può affermare che questo è un ulteriore fallimento della precedente Amministrazione da aggiungere a tutti gli altri che hanno contribuito a portare la nostra Città ai livelli più bassi per qualità della vita rispetto agli altri Capoluoghi di Provincia.

Ritengo doveroso lanciare un allarme alla futura Amministrazione, che mi auguro non resti sorda ai richiami come la precedente, perché aiuti i giovani, almeno con gli stessi vantaggi riservati alle mega strutture, ad inserirsi nel mondo del piccolo commercio per riuscire a ricomporre un nuovo tessuto commerciale nella nostra Varese.

Alessandro Milani - Candidato lista "Di pietro - Idv"

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