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Riforma costituzionale: no convinto a questo pericoloso pasticcio

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8 Giugno 2006

Egregio direttore,
ho letto con attenzione il lungo elenco che il lettore Franzetti le ha inviato per tentare di convincerci ad approvare, al prossimo referendum, le modifiche costituzionali approvate dal governo Berlusconi.

Probabilmente basterebbe, per motivare invece un NO deciso, ricordare che queste proposte di modifica costituzionale sono uscite dalla testa di Calderoli (quello che prima ha fatto la legge elettorale che tutti abbiamo subìto, salvo poi giudicarla “una porcata”).
Calderoli che, in piacevole vacanza in un’amena baita insieme a Nania e un paio d’altri amici, ha pensato bene di ribaltare completamente, in 15 giorni, il risultato di un’assemblea costituente che per quasi due anni, dal 1946 al 1948, aveva riunito tutti i migliori uomini del paese.

Per quanto riguarda il merito, ci sarebbe ovviamente molto da dire.
Ma, anche seguendo per comodità lo schema dell’interlocutore, si possono evidenziare alcuni aspetti non trascurabili.

1) A fronte di una possibile esigua riduzione di parlamentari, che è stata prevista per il lontano 2016, ci sarà un immediato e sicuro aumento dei costi burocratici delle Regioni per le nuove competenze che si sovrappongono a quelle dello Stato: è sicuramente un cambio a perdita secca.
2) Il cosiddetto Senato Federale sarà privo di ogni competenza reale: basta leggere il nuovo testo. Le modalità di elezione, su base regionale, saranno in ogni caso peggiorative rispetto a quelle previste dalla legge elettorale che avevamo prima dell’ultima sciagurata riforma Calderoli-Berlusconi (quella, per intenderci, che ha introdotto le liste chiuse e decise dai partiti).
3-4) Il Primo Ministro, senza il bilanciamento dei poteri che vengono tolti al Presidente della Repubblica e al Parlamento, avrà completamente mano libera. E’ una riforma che apre varchi enormi per possibili derive autoritarie.
5) Con questa Costituzione, voluta dalla Lega e imposta agli stessi alleati di Governo, avremo 20 sistemi sanitari, 20 sistemi scolastici, 20 milizie di polizia regionali: è quello che è successo nella ex Yugoslavia con i risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti.
6) Ponendo fine al bicameralismo in pressochè tutte le materie, si toglie al cittadino una preziosa garanzia e tutela. Il pasticcio e la confusione di competenze fra le due Camere e le Regioni, che è già stato evidenziato chiaramente da tutti i costituzionalisti e che è stato ammesso dagli stessi fautori delle modifiche, determinerà un contenzioso che toglierà certezza al diritto e paralizzarà l’attività di Stato e Regioni.

Questa è la verità.
Questo è quello che succederà nel caso in cui dovessero prevalere i favorevoli a questa pasticciata riforma.
Ma loro stessi non sono assolutamente convinti di quello che stanno facendo: da Tremonti a Bossi (così come il nostro stesso interlocutore) si affannano a farci sapere che, dopo, modificheranno tutte le cose sbagliate.
E allora qualsiai cittadino di buon senso può chiedersi se non sia molto più semplice dire un NO convinto a questo pasticcio messo insieme affrettatamente da questi quattro dilettanti.
Discutendo eventualmente poi, e risolvendo punto per punto, eventuali singoli articoli della Costituzione meritevoli di modifica.
La Costituzione Americana è in vigore da più di 200 anni e nessuno si è mai messo in testa di riscriverla.
In Italia corriamo invece il rischio di veder approvata la riscrittura completa della nostra Carta Costituzionale da parte di un Calderoli…….
Dobbiamo essere seri, concreti e, soprattutto, attenti al futuro dei nostri figli.
Non si gioca con la Costituzione e con la libertà.
Il 25 giugno eprimiamo il nostro NO convinto a questo pericoloso pasticcio.

Angelo Bruno Protasoni - Gallarate

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