Salvini, Meloni e la politica in Europa

29 Luglio 2024

Caro Direttore,

Giorgia Meloni e Matteo Salvini durante la campagna elettorale, ognuno con i suoi toni, avevano rivendicato uno spostamento a destra delle politiche europee, non nascondendo i loro obiettivi reazionari. Matteo Salvini attaccando a più riprese frontalmente Ursula von der Leyen, Giorgia Meloni invece più astutamente, ostentando un rapporto di tipo amicale. II voto del 18 luglio ha di fatto sancito una dura sconfitta per entrambi, giacchè come in Francia con lo sbarramento al secondo turno rispetto all’ avanzata al primo turno dei fascisti guidati da Bardella e Le Pen, anche in Europa lo schieramento vincente non si è dimenticato la provenienza nera ed equivoca sia dei cosiddetti Patrioti che dei Conservatori. Anzi, l’umiliazione in questo senso di Giorgia Meloni è stata decisamente plateale , poiché essendo la politica figlia dei rapporti di forza, l’apertura ai Verdi da parte dello schieramento vincente ai fini della rielezione della von der Leyen, stante il rischio dei franchi tiratori, è andata proprio nella direzione opposta rispetto ai disegni negazionisti e razzisti coltivati sia dalla Meloni che da Salvini. Infine, per chi da sempre si batte contro le guerre e per le politiche dell’ accoglienza nei confronti dei migranti, è un motivo di fiducia sapere che nei banchi del nuovo parlamento siedono persone come Carola Rackete e Mimmo Lucano, che il ministro della cattiveria aveva nel passato messo alla gogna dell’opinione pubblica. Per poi ritrovarsi, paradossalmente, sul banco degli imputati al tribunale di Palermo, per omissione di soccorso e mancato rispetto delle convenzioni internazionali sui diritti del mare.

Cordiali saluti
Gian Marco Martignoni