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“Se siete ricoverati, non restate da soli. Cercate amici”

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20 Dicembre 2014

Vi proponiamo la lettera di Alessio, 16enne ricoverato per un periodo all’ospedale Filippo Del Ponte

Buon Natale a quelli che stanno leggendo e che leggeranno…..in queste righe, io descrivo la mia sorta di "vacanza" all’ospedale Filippo del Ponte, quarto piano.
Io ero già venuto in questo reparto un anno fa, sapevo già come funzionavano le cose e come sarebbe andato il resto. Devo dire che mi sono trovato molto bene, i medici sono disponibili a ogni tua evenienza e disposti anche a spiegarti l’esito o il perchè di quello da te chiesto.
I controlli sono puntuali….quindi sapevo già come organizzarmi. Ero nella stanza C ero tra i primi a mangiare (quando si è ricoverati anche questo può essere un vantaggio:) Il primo giorno quando in stanza mi annoiavo, dormivo, poi un giorno l’educatrice è venuta a chiamarmi e mi sono sentito subito meglio perchè era una persona che avevo già conosciuto e sono andato nella sala giochi dove ho fatto amicizia con un pò di ragazzi e ragazze. Abbiamo partecipato ad un lavoro tutti insieme per addobbare il reparto a Natale, abbiamo tagliato cartoncini con il taglierino, abbiamo costruito una scritta tridimensionale di benvenuto da appendere nella sala giochi per fare sentire subito a casa i bambini appena arrivati. Tra i bambini conosciuti, ho fatto amicizia con un ragazzino di 8 anni di nome Nicolò. Nicolò è molto vivace attento e divertente, insomma, un amico perfetto, che potevo chiedere di più?
Io e lui, dopo esserci conosciuti, andavamo sempre nella sala giochi, dove c’era sempre Elena, simpaticissima e gentile e disponibile insieme ai volontari altrettanto gentili. Mi ritrovai subito a mio agio come se fosse casa mia, insomma mi piaceva stare in loro compagnia
Di tanto in tanto facevamo giochi o lavoretti, l’anno scorso non ero molto partecipe ero un pò chiuso in camera a dormire e leggere, invece quest’anno ero partecipe perchè avevo preso confidenza con i volontari ed Elena.
Ricapitolando facevamo lavoretti qua e là tra cui pupazzi di neve, costruzioni e disegni, tra queste cose abbiamo fatto anche i biscotti, buoni anche se fatti da me…strano! :)
Oggi ho scritto questa lettera per descrivere l’amicizia che si è creata fra me e Nicolò, io sono stato dimesso il 14/12/2014, Nicolò sarebbe uscito pochi giorni dopo di me ….. ma purtroppo è stato male e non è potuto uscire.
Io non sapevo di tutto ciò, stamattina avevo una visita e nel prendere l’ascensore ho incontrato la mamma di Nicolò, e le ho chiesto perchè fosse ancora qui e mi ha spiegato che Nicolò è stato male e dato che al pomeriggio avrei avuto un’altra visita ho deciso di fermarmi a fargli compagnia. Non potevo di certo lasciarlo solo dopo che ci siamo divertiti tanto assieme. Perciò oggi pomeriggio sono ancora qui e passerò tutto il giorno con i volontari della sala giochi e il mio amico.
Credo che questa amicizia durerà a lungo, è difficile lasciarlo andare dato che siamo simili nel fare le cose. Verso le 10:00 ho incontrato Elena e mi ha fatto compagnia fino all’ora di pranzo, grazie Elena :)
Riassumendo tutto ciò, questo non è un brutto posto anzi un bel posto dove venire se siete ammalati e se avrete fortuna incontrerete il vostro amico che cercate da tanto tempo.
Ringrazio tutti quelli che mi hanno supportato a non mollare, dottori, volontari e le cuoche volontarie, hahahah si anche loro. Sono proprio loro che mi hanno spinto a conoscere Nicolò, senza di loro questa amicizia non sarebbe nata per niente.
Non ho niente da dire sulle persone che lavorano qui, se siete ricoverati qui non state in camera a pensare quando uscirete, perchè più ci pensate più il tempo vi sembrerà lungo e noioso.
La prima cosa che dovete fare se volete farvi amici nel periodo che sarete ricoverati é rivolgervi ad Elena e Mita, l’insegnante della scuola in ospedale….quindi se volete informarvi su delle cose che non sapete, chiedete a lei, invece per fare amicizia chiedete ad Elena;)
Ah dimenticavo, nel periodo che sono stato qui non solo ho avuto la fortuna di incontrare Nicolò, ma anche Adam, un medico di origini ungheresi, ma fidatevi, non giudicate un libro dalla copertina. Adam è una persona vivace gentile e divertente, se sei triste rivolgiti a lui, sa come farti sorridere anche con un semplice ciao. Poi avete mai visto un dottore che costruisce in sala giochi con voi una torre alta fino al soffitto? In questo ospedale succede eccome!!!

CIAO
Questo è quanto, BUON NATALE A TUTTI!!!!!!!

Alessio

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