“Serate Estensi”, ma i giardini dove sono?

7 Luglio 2006

Gentile direttore,

attratto dall’articolo del suo giornale ieri
animato di curiosità ed interesse ho sfidato le intemperie er recarmi all’incontro al quale sarebbe dovuto essere Mauriio Costanzo.
Putroppo sono rimasto a bocca asciutta, e in compenso con i piedi bagnati, poichè il sig. Costanzo non si è fatto vivo! Ad onor del vero c’era il moderatore Gianluigi Paragone che , con correttezza e rimasto ad accogliere gli sfortunati spettatori.
La mia critica però viene proprio dalle parole di Paragone che dice a Varesenews: “I nostri giardini sono
un teatro naturale di rara bellezza. Varese è una location di eccellenza e credo sia giusto avere un obiettivo ambizioso. Vorremmo creare un clima che coinvolga tutta la città, una sorta di versiliana che dia lustro al nostro territorio”
Ed invece nulla di tutto ciò, perche gli incontri si svolgono rigorosamente al chiuso, anche se in uno splendido salone, e certamente i giardini in tutto ciò rimango
assopiti nella loro bellezza senza che nessuno possa goderne visto che sono completamente al buio.
Ma verrà un giorno qualcuno che farà davvero e seriamente vivere i luoghi di questa città attraverso la
cultura?
Lascio al lei direttore la risposta?

Cordiali saluti
Alessandro Torda

* * *
Gentile Alessandro,
è vero, due incontri su due, di quelli in progragramma nel ciclo “Serate Estensi” hanno avuto poco a che fare col parco pubblico, in quanto tenutesi nella sala del consiglio comunale di Varese. Questo per oggettive ragioni indipendenti dalla volontà degli organizzatori. Restiamo dell’idea che l’iniziativa, Giardini Estensi o meno, costituisca un interessante spunto di riflessione per trattare temi di grande interesse, con personaggi di primo piano della cultura e del giornalismo italiano.
Con cordialità