Servizio radio taxi da migliorare
14 Gennaio 2015
Gentile Direttore,
chiedo ospitalità per uno sfogo.
Sono, mio malgrado, un utilizzatore del servizio Radiotaxi di Varese; dico mio malgrado perché, a causa di una grave ed irreversibile malattia della vista, ho dovuto rinunciare da qualche anno alla guida dell’automobile ed utilizzo con sempre maggiore frequenza i mezzi pubblici, ove possibile, altrimenti i taxi. Lavoro a Milano e spesso, la sera, arrivando a Varese in orario successivo all’ultima corsa dell’autobus urbano che mi porta a casa (la linea A per Biumo Superiore), devo far ricorso al taxi; inoltre ogni lunedì sera, avendo un impegno artistico ad Induno Olona, mi servo del taxi per farmi portare dalla stazione ferroviaria di Piazzale Trieste, dove arrivo intorno alle 20.30. fino alla mia destinazione di Induno Olona. E questo i tassisti varesini lo sanno bene, visto che spesso, salito sul taxi di turno il lunedì sera, non devo neppure precisare la mia meta.
Il servizio di taxi serale a Varese non è certo un esempio di efficienza, quale sarebbe lecito attendersi in una città capoluogo di provincia, che millanta modernismo e dinamismo per bocca della sua pubblica amministrazione; i taxi in servizio alle otto di sera in città sono solamente quattro ed il servizio, a quanto mi risulta, cessa definitivamente alle due di notte, per riprendere il mattino successivo. Questo comporta che, se uno sciagurato ha bisogno di un taxi alle 20.30 e due dei quattro in servizio (ipotesi riscontrata più di una volta) sono impegnati in corse extraurbane, deve effettuare ripetute chiamate telefoniche al centralino dei radiotaxi ed attendere (esperienza personalmente vissuta spesso) anche 25 o 30 minuti prima di avere la conferma di una macchina disponibile. Dopo questo ampio, ma indispensabile preambolo, vorrei narrare quanto occorsomi ieri sera, 12 gennaio 2015.
Arrivo alla stazione di Varese,. proveniente da Milano, intorno alle 20,35; al parcheggio di Piazzale Trieste non è presente alcun taxi; effettuo la prima telefonata al centralino del radiotaxi alle 20.40 (tutti gli orari delle chiamate sono documentati sul registro del mio cellulare); il risponditore automatico mi dice che al momento nessun taxi è disponibile e di richiamare “fra pochi minuti”. Ripeto la telefonata, con il medesimo esito, alle 20.44, 20.47, 20.52, 2053, 20.55, con un crescente tono di irritazione nella voce con espressioni non offensive, ma non certo lusinghiere, all’indirizzo del servizio; all’ultima chiamata, invece del risponditore automatico, mi risponde personalmente il tassista n. 5 (che desidero salutare cordialmente e ringraziare per la sua abituale cortesia e professionalità) e mi dice: “Io sono il più vicino di tutti, ma mi servono almeno 10 minuti per arrivare; se aspetta 10 minuti arrivo io”. Ovviamente, avendone aspettati già 20, accetto la corsa. Alle 21.04, con un minuto addirittura di anticipo sul previsto, il n. 5 fa il suo ingresso al parcheggio di Piazzale Trieste, con la grinta che avrebbe Sebastian Vettel rientrando ai box per il pit stop; salgo e declino la mia destinazione: Induno Olona. Mentre il taxi esce dal parcheggio, come per magia altre due vetture vi fanno ingresso quasi simultaneamente; come ho scritto in premessa, ho problemi di vista e non ne ho letto i numeri. Ma una serie di domande è sorta spontanea e la voglio condividere:
· Se il n. 5 era il più vicino a Piazzale Trieste, come hanno fatto gli altri due ad arrivare simultaneamente a lui in parcheggio?
· Se gli altri due erano, come è lecito supporre altrettanto vicini, se non di più, perché non hanno risposto alle mie sei chiamate, accettando la corsa?
· Come mai gli altri due si sono materializzati immediatamente dopo che il n. 5 mi aveva caricato?
E a questo punto arriva inevitabile una quarta domanda:
non è che per caso i tassisti di Varese, riconoscendo attraverso la radio la voce dei clienti che chiamano, decidano in maniera del tutto discrezionale quali corse accettare, sulla base di considerazioni che possono andare dalla maggiore o minore redditività della corsa alla personale simpatia o antipatia per il cliente?
Ma è un pensiero sgradevole e cerco di sbarazzarmene; lo lascio comunque a voi come spunto di riflessione, sperando che in tale veste venga recepito ed ottimizzato soprattutto dal Consorzio Artigiano Varese Trasporto Persone Soc. Coop. – RADIOTAXI VARESE,
Grazie per l’ospitalità che mi potrete dare.
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