Strisce pedonali a norma. Ma ugualmente pericolose
7 Agosto 2009
Caro direttore
scrivo in merito alla rotonda di pzza Risorgimento a Gallarate.
Qualche giorno fa un rappresentante dell’Amministrazione Comunale di Gallarate interveniva in seguito ad una lettera di un cittadino che criticava la sistemazione dei passaggi pedonali sui quali era sta investita un’anziana signora (ora abbiamo anche il ciclista investito) rispondendo pilatescamente che le strisce erano state poste a norma di Codice della Strada e che la colpa era della mancanza di cultura degli automobilisti.
Questa è ipocrisia. Chi realizza un passaggio pedonale deve chiedersi non solo se le distanze o le misure rispettano il codice ma se lì sopra ci farebbe attraversarei il proprio figlio di 8 o 10 anni da solo o la propria madre di 75 anni, adottando così ulteriori misure di sicurezza.
Chiedo a questo Sig. Amministratore: una piazza principale, posta nel cuore di una città quali caratteristiche deve avere? Se serve per fluidificare e velocizzare il traffico automobilistico allora i provvedimenti adottati vanno bene così, poichè se si privilegia questo aspetto la conseguenza è la penalizzazione degli altri utenti deboli (pedoni e ciclisti) però diciamo chiaramente che questa che chiamiamo piazza in realtà si deve chiamare svincolo di smistamento traffico automobilistico urbano.
Se un piazza centrale ha una funzione urbana, come in origine, di incontro tra i cittadini, luogo di intrattenimento, passeggio, fruizione e godimento di spazi urbani condivisi,allora i provvedimenti si devono ribaltare privilegiando gli utenti deboli e rallentando il traffico automobilistico con strumenti come le zone a 30 Km/h, passaggi pedonali rialzati, dossi rallentatori, uso di pavimentazione i cubetti di porfido, riduzione delle corsie, allargamento dei marciapiedi, arredo urbano ecc. ecc.
I centri urbani in balia delle auto vengono sostituiti, nella loro funzione urbana, dai Centri commerciali, rinnegando millenni di civiltà comunale.
Con amarezza,



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