Tanti buoni motivi per limitare Linate
16 Aprile 2012
Tra poco meno di due mesi, verrà inaugurato il nuovo scalo di Berlino Brandenburg destinato a diventare il terzo hub della compagnia di bandiera Lufthansa, dopo Francoforte e Monaco. Per garantire la piena operatività del nuovo aeroporto, i due scali oramai storici di Tegel e Tempelhof termineranno la loro gloriosa carriera, quest’ultimo in realtà già dal 2008.
Contemporaneamente in questi giorni si sta discutendo di come Malpensa oramai da qualche tempo stia perdendo continuamente passeggeri, infatti anche per il mese di marzo dati non ancora ufficiali rivelano un -4.5% a fronte di un +4.5% di Linate. Certamente le cause vanno ricercate nella crisi globale ma anche e soprattutto nel male insito nel sistema aeroportuale milanese determinato dalla presenza di Linate che continua a sottrarre traffico pregiato per alimentare gli hub d’oltralpe come Parigi, Amsterdam, Francoforte e da li distribuirlo verso altre destinazioni nel mondo.
A questo punto la domanda che sorge spontanea è come mai si dovrebbe limitare Linate visto che da li posso comodamente raggiungere tutto il mondo facendo un semplice scalo in Europa.
E’ facile intuire come la possibilità di spostarsi con un volo diretto permetta di risparmiare parecchio tempo anche per chi dall’estero voglia arrivare in Italia magari ad investire e tutti sappiamo quanto l’accessibilità di un’ area geografica sia un valore importante per attrarre ricchezza.
In realtà, i passeggeri e le merci imbarcate sui voli di corto e medio raggio, i quali dovrebbero alimentare quelli intercontinentali di Malpensa, arrivano invece a Linate e da qui, come già detto, volano verso gli scali concorrenti, ed essendo molti di questi passeggeri cosiddetti “premium”, ossia i più ambiti dalle compagnie aeree, ci si rende conto di quanti miliardi in Euro siano stati persi dal sistema Milano ed Italia, senza contare i posti di lavoro diretti ed indiretti che soprattutto i voli intercontinentali sono in grado di generare.
Affinché si crei quella massa critica di passeggeri necessaria ad alimentare il lungo raggio da Malpensa, AeroportiLombardi propone una consistente limitazione di Linate come avvenne nel 1998 con l’allora decreto Burlando, decreto cassato dalla UE con la motivazione che Malpensa non era ben collegata al resto del paese, motivazione oramai decaduta.
Si dovrà quindi agire su tre punti:
1.Permettere a LIN la sola navetta MI-RO ( Fiumicino e Ciampino) aperta a tutti i vettori.
2.Valorizzare al Massimo LIN al traffico Aviazione Generale.
3.Da LIN, nessuna possibilità di gestire transiti ( biglietti e bagagli) presso altri aeroporti.
Cosi facendo l’occupazione non solo sarebbe salvaguardata spostandosi da Linate a Malpensa ma avrebbe ulteriori possibilità di crescita.
La massa critica acquisita invoglierebbe altre compagnie ad investire su Malpensa e ad aprire nuove rotte.
Anche il settore merci ne trarrebbe vantaggio dal momento che parecchi beni viaggiano imbarcati nelle stive degli aerei passeggeri e non solo nei full cargo.
Se si ha a cuore l’economia della nazione, questi a nostro modo di vedere sono validi motivi per cui convenga limitare Linate.
In Germania ed in altri paesi hanno fatto una scelta che si è dimostrata vincente, noi invece dopo tutti questi anni ne stiamo ancora discutendo ed il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Distinti saluti.
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