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“Tarip, pago meno ma si potrebbe fare di più”

Bidoni spazzatura
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20 Febbraio 2025

Mi chiamo Mauri Luca ed abito a Castiglione Olona.
Dopo aver letto su Varesenews l’articolo di “lancio” dell’agognata Tarip (a questo link) sono rimasto deluso e indignato.

Abito in una villetta singola, di generosa metratura, per anni abitata solamente da me e mio papà. Col calcolo della tassa sui rifiuti in base ai metri quadri, abbiamo sempre pagato una tassa nettamente più alta rispetto a quanto prodotto. Nel 2015 sono rimasto, ahimè, da solo (acuendo quindi la disparità tassa/metri quadri) ma fortunatamente negli ultimi 5-6 anni la casa ha ricominciato a popolarsi, prima con una moglie ed ora anche con una bimba.
Fin da piccolo sono stato abituato alla raccolta differenziata ed ora che ho 45 anni per me è la norma riciclare ogni genere di spazzatura. Oltretutto avendo giardino/orto, da sempre abbiamo prodotto un compost “fai da te” e, negli anni 90/00 (non ricordo esattamente l’anno di introduzione), abbiamo pure aderito al progetto “riciclone” del Comune.
Questo per dirvi che i conferimenti della raccolta porta a porta sono sempre stati oculati e ridotti al minimo indispensabie.

Da 2 anni a questa parte, dal lancio da parte di Coinger del progetto TARIP, attendevo positivamente l’introduzione della nuova metodologia di calcolo della tassa sui rifiuti, convinto che il mio virtuosismo sarebbe finalmente stato premiato e che avrei così pagato una tassa congrua a quanto da me prodotto e conferito.
Quando ho letto che i conferimenti minimi annuali che mi verranno addebitati saranno di 20 per l’indifferenziato (bidone rosa) e di 52 per l’umido, sono rimasto sbigottito. Alla luce della tabella da voi pubblicata, dovrei andare a pagare 195,27€ all’anno, quindi poco meno di quanto pagavo in precedenza. E di conseguenza continuerò a pagare il servizio ad altri, così come facevo prima con il calcolo sui metri quadri, pur conferendo ben poca spazzatura.
Infatti, in attesa dell’introduzione della nuova tariffazione, è da 2 anni (2023 e 2024) che tengo il conto della spazzatura che espongo per la raccolta porta a porta ed i miei conferimenti sono così riassunti:
2023: 7 umido, 6 vetro, 10 carta, 12 plastica, 5 indifferenziato
2024: 0 umido, 7 vetro, 16 carta, 7 plastica, 3 indifferenziato

Sicuramente posso ritenermi fortunato (avendo l’orto) a poter conferire pochissimo umido, rispetto a cittadini che vivono in appartamento e che non hanno altro modo di smaltirlo, ma non credo di essere l’unico in queste condizioni e quindi “prepagare” 1 conferimento a settimana di umido mi sembra molto generoso.
Ma, se consideriamo l’indifferenziato, il minimo di prese “prepagate” mi sembra ancora più spropositato: 20 significa quasi 2 al mese, quindi quasi tutte le volte che gli operatori ecologici passano a fare la raccolta. Io, come sopra indicato, nel corso dello scorso anno ho esposto il bidone rosa solo 3 volte (e l’anno prima 5). E non ho fatto alcuna fatica a contenere quel tipo di rifiuto (né l’ho smaltito in altro modo!).
Sono quindi rimasto molto deluso dall’apprendere che l’agognata “novità” si è rivelata l’ennesima presa in giro per cittadini virtuosi ma che non vengono premiati per la loro bravura. Tanto da disincentivarmi ad essere così meticoloso nella suddivisione della spazzatura (cosa che mi aberra, pensando all’insegnamento che dovrei dare a mia figlia).

Sarebbe certamente auspicabile da parte di Coinger una revisione delle tabelle da loro proposte (ed in attesa di quelle di vetro e carta, da cui non mi aspetto nulla di meglio), con una riduzione della quota fissa (e quindi delle prese minime garantite) in favore del pagamento effettivo degli scarti prodotti (eventualmente con una tariffa più agevolata sulla presa extra).
Altrimenti, come al solito, mi troverò a pagare per chi la raccolta differenziata la fa “per modo di dire” (buttando tanto/tutto nel bidone rosa)…

Distinti saluti
Luca Mauri

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