Tra dubbi e lacune

4 Maggio 2006

Caro Direttore,
solo perché non si possa dire che non mi preoccupo dei dubbi di un giovane, rispondo alla lettera di Giuseppe D’Aquaro.
1-Il 1°maggio é da sempre la festa dei lavoratori, ossia di coloro che conoscono la durezza del lavoro più di coloro che ne decantano la “purezza”. Il 1° maggio “nasce” a Parigi nel luglio del 1889, nel congresso della Seconda Internazionale (di chiara matrice sinistrorsa ..) come data nella quale i lavoratori di tutto il mondo avrebbero rivendicato la riduzione ad 8 ore della giornata lavorativa. La data cadde sul primo maggio per ricordare una manifestazione operaia repressa nel sangue tre anni prima, a Chicago.
2-Non considero illegittima la partecipazione della Moratti alla manifestazione del XXV Aprile, ho detto che non é credibile chi prima, durante e dopo si allea con chi si riconosce nel fascismo. Non é questione di appartenenza politica o di scelta elettorale: semplicemente il XXV Aprile non é “una” festa nazionale, ma é la Festa della Liberazione, dal fascismo ovviamente, ed oguno é libero di parteciparvi, a condizione che, nella sua coscienza, ne condivida l’ispirazione. E non é il caso di attribuire a quella mezza Italia che ha votato CdL le stesse opinioni di chi fa campagna per la CdL. Conosco molte persone che votano per alcuni partiti della CdL, che non sono tutti uguali, ma che non transigono sull’antifascismo. Contraddizioni in seno al popolo, si sarebbe detto una volta.
3-Quanto all’aggredire con estintori le camionette di gente che faceva il suo lavoro…, inviterei il giovane Giuseppe da un lato a rispettare maggiormente chi a Genova ha perso la vita, dall’altro a documentarsi maggiormente sulla vicenda e sull’inchiesta in corso. In generale invito Giuseppe a ripassare la storia, anche sul 1° maggio e sul XXV Aprile, perché per polemizzare bisogna essere documentati. Giovane com’é, ne ha ancora il tempo, ma mi conceda un suggerimento: non chiami “dubbi” quelle che sono solo lacune.
Con simpatia