Traffico sulla A-8, la parola ai lettori
5 Gennaio 2006
Com’era facilmente prevedibile non sono mancate le reazioni all’annuncio degli aumenti del pedaggio sull’A8. Molte, ma altre ne attendiamo, le reazioni indignate dei lettori di Varesenews, soprattutto dei “pendolari”, vale a dire di chi ogni giorno percorre l’autostrada più “sfortunata” del Nord Italia, tra code chilometriche e incidenti stradali.
Ecco di seguito le lettere giunte fino ad oggi in redazione. Continuiamno ad attendere le vostre opinioni che potrete inviare all’indirizzo redazione@varesenews.it con l’oggetto “traffico A-8”
Non voglio far polemiche su quest’autostrada in particolare perchè sarebbe come sparare sulla croce rossa.
Inutile dire che la causa principale dei km di coda che ci dobbiamo sorbire praticamente ogni giorno, è la quantità smisurata di utenti che questa deve sopportare.
Non ci stiamo più! Si continua a costruire, a “ospitare” qua gente, ma non ci stiamo più!
Se poi vogliamo aggiungere la totale mancanza di organizzazione da parte delle sempre più care AUTOSTRADE (sempre più cantieri inutili) e la sempre più diffusa inettitudine alla guida della maggior parte degli utenti (qualcuno me lo deve spiegare perchè OGNI sera da Milano a Gallarate vengono utilizzate solo le corsie di sorpasso e solo una o due autovetture utilizzano correttamente la prima corsia; in pratica si creano imbottigliamenti inutili perchè ad ogni sorpasso bisogna RIENTRARE, ma gli italiani preferiscono stare in mezzo a telefonare), la frittata è fatta.
Che schifo.
Francesco P.
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La soluzione al problema del pedaggio in continuo aumento sarebbe quello, come accade già in Svizzera da anni, di eliminare questi stupidi pedaggi autostradali. In quanto sono fonte di code, incidenti, rallentamenti, inquinamento e nulla più.
Mi chiedo allora perchè mai dovremmo continuare ad alimentare una struttura che costa in soldi e pazienza da parte degli utenti. Che si faccia pagare un bollo annuo e finita lì tutta la faccenda.
Imparimo il meglio dagli altri paesi ed utilizziamolo a nostra immagine, non limitiamoci sempre a copiare e basta.
Spero che i nostri amministratori e politici si rivelino all’altezza della situazione riuscendo a risolvere la situazione una volta per tutte.
Grazie,
F. Macconi.
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Buonasera,
Accolgo volentieri l’invito a raccontare la disgrazia di chi quotidianamente percorre a passo di lumaca l’autostrada dei laghi.
Io mi avventuro pressoché tutti i giorni sul tratto Varese Milano e ritorno in direzione Seriate, quindi scusate se oltrechè sfortunato potrò sembrare a qualcuno completamente pazzo, ma il lavoro ti spinge a fare questo ed altro.
E allora…Pronti via!
Partenza: mediamente alle 6,45 tutte le mattine ma con la certezza di incontrare già coda a Busto il lunedì e a Castellanza tutti gli altri giorni.
Perciò primo tratto tipo Indianapolis per recuperare quello che ci attende:
Quindici minuti buoni da Busto a Castellanza (6 KM, velocità media 36KM Orari)
Altri 15 minuti da Castellanza al bivio A8-A9 (altri 8 KM, velocità media 48 KM Orari).
Poi il terno al lotto del tratto tra Origgio e barriera e tra barriera e nodo A8/A4, se va bene 20 minuti.
Tempo di percorrenza totale circa 55 minuti, all’alba. Partire mezz’ora dopo significa aumentare i tempi di almeno il 30% e ridurre di conseguenza la velocità media.
E non cito i giorni in cui qualche sfortunato esce di strada o si ferma in carreggiata o tampona, o peggio, imbocca un Telepass che non si apre. A proposito, nei paesi civili in caso di incidente l’area teatro del fatto viene immediatamente sottratta alla visibilità con ampi teloni neri da parte dei soccorsi. Ecco perchè solo in Italia esiste il fenomeno dei cosiddetti “curiosi”, che frega anche gli automobilisti del senso opposto di marcia.
Proseguendo, tralascio anche il pauroso imbuto del tardo pomeriggio presso la Barriera di Milano nord in direzione nord allorché chi proviene dalla tangenziale si incunea nel serpentone di auto provenienti da Milano causando il più abominevole e paradossale degli ingorghi: al Telepass (la predicata panacea di tutte le code).
E allora, come accennato, devi tirare come un disperato nei pochi tratti che consentono di raggiungere la velocità prevista come minima in autostrada e che secondo me giustifica il pagamento del pedaggio.
Quale ragione infatti autorizza i concessionari a un prelievo di 2,20 Euro per percorrere 45 KM in 50 minuti?
Quale la differenza sostanziale con una strada secondaria, tale da tassare mediamente di 90 Euro al mese chi utilizza quel percorso non certo a fini turistici ma per portarne a casa magari 1200?
Chi prende il treno “rapido” viene rimborsato (qualche volta) in caso di ritardo superiore a una certa soglia.
Perché chi viaggia in autostrada no?
Cordiali saluti
Riccardo Tranquillini
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Egr. Direttore,
raccontare esperienze personali di viaggio sulla A-8 può forse essere superfluo: chi ci viaggia regolarmente già lo sa, chi non ci viaggia mai non ci può credere. Io Le voglio raccontare una mia esperienza, sempre riferita alla A-8, di circa 30 orsono.
Allora ero un giovane impiegato della IRE, ex IGNIS, occupato all’ufficio acquisti della fabbrica compressori. Fra i fornitori che seguivo c’era il titolare di un’azienda situata in provincia di Como e che era anche il presidente dell’Unione Industriali di quella provincia. Un giorno, incontratolo per ragioni di lavoro, mi rendo conto che è particolarmente euforico e gliene chiedo il motivo.
A quel punto, chiamiamolo il sig, XY, apre la sua 24 ore, ne cava fuori un mazzo di carte e mi presenta il progetto appena ricevuto, dell’autostrada che avrebbe dovuto congiungere Varese, Como e Bergamo, con queste parole: “E’ fatta, fra 5 anni la finiremo di passare per Milano per andare nel nord-est”.
Sono passati trent’anni: tutto come prima! E chi si se ne frega, potrà pensare chi deputato a fare le cose, non le fa, tanto viaggia in elicottero o, alla meno peggio, scortato dalla polizia.
Non bisogna essere un superesperto del traffico per capire che se per andare a nordest i varesotti passano da Milano, i comaschi da Milano, gli svizzeri da Milano, e via di seguito, ad un certo punto Milano e il suo circondario scoppierano.
Ma non basta, invece di realizzare la Varese, Como, Bergamo, loro progettano la Bre-Be-Mi che sbuccherà dove: a Milano!
Cordialmente
Enzo Giampaolo Zuin
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Cara Redazione,
in attesa di leggere i pareri dei miei concittadini sull’argomento (poi magari dirò anche la mia), posso sollevare un punto secondo me mai trattato a sufficienza?
Colgo questa occasione perché non si parla spesso del tema traffico; ne approfitto quindi per togliermi il cosiddetto sassolino dalla scarpa.
Ritengo che una parte del traffico sulla A8 – come altrove del resto – sia causata da uno dei comportamenti che sulle strade mi danno più fastidio: il 99% degli automobilisti non occupa MAI la corsia libera più a destra.
Sembra che gli italiani siano tutti afflitti da una curiosa “sindrome da carreggiata” che fa creder loro che stare più a destra degli altri sia un comportamento da sfigati.
Il risultato è che si viaggia sempre tutti in corsia di sorpasso, creando notevoli intoppi alla circolazione, quando magari la prima corsia è completamente sgombra.
La Polizia Stradale dovrebbe perseguire anche questa violazione al codice della strada (perché di ciò si tratta), mentre nessuno fa mai niente: ci si limita a qualche sporadico avviso sui pannelli luminosi dell’autostrada, quando invece secondo me il tema riveste un’importanza ben maggiore.
Niente, tutto qui… scusatemi se non sono propriamente sul tema di oggi ma volevo solo approfittare in generale dell’argomento per manifestare questo mio pensiero.
Grazie a tutti come sempre e un caro saluto,
Fabrizio Pelagatti



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