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Treni: «I nuovi orari mi hanno convinto a usare la macchina»

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14 Dicembre 2004

“Secondo l’assessore regionale Massimo Corsaro” l’entrata in funzione di queste linee porterà a una diminuzione di 100 mila veicoli dalle strade lombarde.”

Probabilmente saranno 99.999 veicoli in meno. Già, perchè queste benarrivate Linee S, gran rivoluzione e emanazione di un progetto lungimirante, non portano vantaggi per tutti e tantomeno sono un colpo di spugna sui vecchi problemi di Trenitalia (anzi).

E quindi quando si vuole mettere ordine alla propria pianificazione di viaggio, bisogna prendere delle decisioni che forse non faranno piacere a chi tanto sta spendendo parole per elogiare il lavoro fatto, e conta il numero dei passeggeri conquistati. Io così ho fatto, e come me so di molti altri. Ho abbandonato il treno, che mi dava però un certo allure da pendolare sofferente, e sono passato alla macchina, contribuendo quindi, mio malgrado, a congestionare il traffico metropolitano (e ad alimentare altre ricche tasche, quelle della filiera del petrolio e della società Autostrade).

Ora, senza stare ancora una volta ad enumerare disservizi, ritardi, carenza di materiale rotabile (così annuncia l’anziano capotreno agli altoparlanti, quando vanno!), soppressioni, cambiamenti di orario, è quasi possibile divertirsi, con un po’ di sarcasmo, su come questo importante momento dell’inaugurazione delle Linee S e del contemporaneo cambiamento di orario e di regole (vedi “la libertà di non fumare”), sia stato dal punto comunicativo un pastiche all’italiana, che brilla nella sua improvvisazione mediterranea anche grazie al contemporaneo cambiamento degli orari nella vicina Svizzera.

Google news ieri non riportava nemmeno una notizia sul cambiamento degli orari di Trenitalia, mentre ne riportava alcuni su quello della società ferroviaria svizzera. E dietro a questo non c’è nessun redattore censore, ma solo un termometro che misura la temperatura degli argomenti più pubblicati sul web. Temperatura Orari Trenitalia: non pervenuta.

Spostandosi sul sito ufficiale della società…non troviamo miracolosamente quasi nulla, se non un micro banner che rimanda ad una scarsa paginetta in cui si enumerano alcune novità dell’offerta nazionale. Ma nulla di più. Per avere informazioni sui propri abituali collegamenti, occorre affidarsi alla ricerca per tratta/orario, e vedere le novità. Oppure andare in stazione e consultare gli orari appesi, alcune volte impreziositi da correzioni a penna. Qualcosa di molto differente dagli assistenti per le informazioni al viaggiatore che oggi hanno preso servizio nelle stazioni svizzere.

Nessuna traccia si trova, invece, né sul sito né altrove, del completamento del Passante Ferroviario/Linee S, che per gli utenti della Milano-Varese, ops, scusate, della Linea S5, significa anche avere una nuova fermata: Porta Vittoria.

Insomma, sembra che questo cambiamento tracciato come epocale, un passo deciso verso la completa riorganizzazione del sistema ferroviario regionale e nazionale, nasca sotto il segno della cattiva comunicazione, o forse meglio della comunicazione non coordinata. Un’occasione d’oro (in realtà già opacizzata dalle polemiche pre-entrata in vigore), che poteva essere un’opportunità per agganciare gli utenti in un processo di coinvolgimento virtuoso nelle politiche del cambiamento, che invece risulta parcellizzata, oscurata, eclissata, diluita…

Finirà che i Milanesi ricorderanno l’apertura del passante per i manifesti di AN “Avanti a destra con Fiducia. Grazie Formigoni, grazie Albertini”. E i Varesini il cambiamento d’orario per la (politicamente) strategica occupazione della stazione di Varese.

E sperando di poter essere realmente il centomillesimo automobilista in meno sulle strade lombarde, ritornerò alla ricerca di informazioni utili: Porta Vittoria è proprio dietro il mio ufficio…

Alessandro Gini

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