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Troppo vecchi per lavorare, troppo giovani per la pensione

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11 Luglio 2006

EGREGIO DIRETTORE

SONO
TROPPO VECCHI PER LAVORARE
TROPPO GIOVANI PER LA PENSIONE

Questa e’ la drammatica condizione di molti cittadini che si sono trovati o rischiano di trovarsi senza lavoro in età matura, costretti ad attendere anni, privi di qualsiasi forma di reddito, per raggiungere i requisiti richiesti per la pensione.
Ma non solo, le leggi fatte da poco sono veri e propri attacchi a queste categorie di lavoratori, senza protezioni,spesso con famiglia costretti a lavori precari autonomi ,non piu’ cumulativi per il rilevamento INPS da dipendenti.Una vergogna tutta italiana, laddove insistono lobbies e categorie di servizio che si movimentano per difendere dei privilegi (avvocati,taxisti,farmacisti,notai) e anche sindacati pronti a richiamare mostruosi prepensionamenti per affrontare gli esuberi dell’amministrazione pubblica.
In un paese dove nel 2005 la produzione è scesa a zero,dove non si produce piu’ una vite da vendere ,abbiamo prodotti postali, produzione della sanità,le forze dell’ordine sono ultraproduttive e cosi pure sono superattivi gli uffici finanziari che sbagliano una cartella su cinque nella richiesta di arretrati attraverso i famigerati F24 informatizzati.
400MILA sono i lavoratori con piu’ di 35 anni di contribuzione, ormai dei forzati al versamento.400MILA sono i lavoratori dello stato che in esubero dovrebbero finire anticipatamente (28/30 anni)in pensione raccogliendo i versamenti dei primi.
Che strano paese il nostro una sola associazione a difesa di questi lavoratori ,bistrattata e isolata ,A.T.D.A.L Associazione per la difesa dei diritti acquisiti dei lavoratori e nulla piu’.L’importante è che questi lavoratori continuino a pagare gli altrui privilegi.

Romano Ravattini - Novara

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