Un city manager è necessario
31 Maggio 2006
Amici della terra Varese nel corso degli ultimi due anni aveva in più occasioni lanciato al comune di Varese (anche in pubblici dibattiti ai quali avevano partecipato tecnici e politici di altri comuni italiani) la proposta di non perdere l’occasione fornita da una precisa necessità legislativa: la legge Bassanini che, infatti, indica e codifica la presenza, all’interno degli enti pubblici, di un profilo manageriale che guidi l’ente stesso nella sua trasformazione da “carrozzone burocratico” ad azienda vera e propria.
Un processo di svecchiamento già avviato nella maggior parte degli enti italiani, che dovrebbe portare ad una gestione di tipo aziendale – più snella ed efficiente – della cosa pubblica.
Nel documento programmatico da noi consegnato ai candidati alla poltrona di sindaco di Varese veniva per altro detto “Vanno comunque attuati in breve tempo i parcheggi di interscambio del Comune di Varese quali approvati, come già detto, da parte del Consiglio Comunale e anche tutti i sistemi utili e necessari a consentire rapide percorrenze da parte degli autobus su gomma all’interno della città di Varese nonché ogni iniziativa necessaria a sfavorire l’utilizzo nelle aree centrali delle auto private che dovranno essere il più possibile sostituite dai mezzi pubblici o da sistemi di mobilità alternativi quali la pedonalità agevolata, la rete elettrica o ad idrogeno. E’ necessario favorire e finanziare presso il Comune e gli enti privati di maggiore consistenza l’attività dei City Managers con adeguati poteri di intervento”.
L’annuncio del nuovo Sindaco di Varese Avvocato Attilio Fontana di voler procedere alla nomina di un city manager per il comune di Varese, ci trova pienamente consenzienti.
Questa nomina dovrà preludere ad una pianificazione della mobilità non più come in passato basata sull’estemporaneità ma su iniziative di lungo periodo alla cui base ci sia metodo e consapevolezza.
Questa nomina preannunciata per il comune di Varese, inoltre, dovrà portare gli altri enti pubblici e privati che per legge devono procedere alla nomina dei city managers, a farlo in tempi rapidi.
resta chiaro che come scritto nel documento programmatico da noi diffuso il city manager di Varese dovrà avere effettivi poteri e non dovrà essere condizionato nelle scelte che vorrà compiere.
La scrivente associazione si rende disponibile, in proposito, ad ogni forma di collaborazione con la nuova amministrazione del Comune di Varese.
Il Presidente



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