Via Como abbandonata
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18 Gennaio 2016
Ciao redazione!
So che ne avete già parlato ma purtroppo nulla è mai cambiato.
Questa è la situazione di via Como in centro città di questa sera, come quasi tutte le sere del resto ormai è prassi che ci si ritrovi a bere qua in strada tutti i pomeriggi. Quello che mi spiace e che mi fa preoccupare è che a lasciare tutto questo non siano come sempre i soliti senza tetto e immigrati ma un gruppo di giovanissimi (molti sicuramente minorenni) che passano tutti i pomeriggi a bere e fumare sigarette e quant’altro.
Tutto questo accade tra l’altro fuori da una scuola elementare e a due passi da un asilo! Giudicate voi!
Fabietto Maroni
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Sono perfettamente daccordo…. alcuni giovani non hanno rispetto di nulla. La situazione deve cambiare.
Ritorno da un viaggio in Friuli-Venezia-Giulia e purtroppo devo constatare come in certe zone d’Italia (soprattutto montane e di confine) esiste una mentalità profondamente diversa.
Lì quei giovani che bivaccano sarebbero stati ripresi ed allontanati.
Purtroppo in molte zone lombarde ci siamo trincerati dietro dei muri che ormai considero invalicabili.Non esiste più il concetto di bene comune, gli stessi comuni tagliano sul decoro e pulizia facendo sembrare l’Italia una diffusa discarica.
Non c’è nemmeno il rispetto della proprietà e della quiete. Gente sbandata esiste un pò dappertutto ma da noi a ridosso delle cittadine si assiste ormai ad una anarchia diffusa.
Gente che lancia di tutto a bordo strada, cani che disturbano la quiete e il diritto al riposo abbaiando a qualsiasi ora del giorno e il padrone
La foto del lettore è la dimostrazione di quello che accade quando alcune milioni di persone incominciano a considerare quello che succede fuori dall’uscio di casa come un problema che non gli riguarda. Quello che si ottiene è l’anarchia generalizzata dove il prepotente, lo sbandato, il violento, lo sciatto, il delinquente, il truffatore, il furbo o semplicemente il cafone ha totalmente campo libero.
In pratica è come rubare le caramelle ad un bambino con la differenza che il bambino nemmeno protesta.