Villa ad Arcore, luogo simbolo del degrado
17 Gennaio 2011
Caro direttore,
dopo le tante clamorose vicende susseguitesi nella villa berlusconiana di Arcore, a incominciare dal soggiorno, celato dietro il ruolo di stalliere, del capo mafia Mangano fino alle notti di sporcizia e dissolutezza vissute tra quelle pareti dal suo tenutario e sulle quali si soffermano ampiamente le cronache, essa è diventata ormai il luogo simbolo del degrado cui il cavaliere P2 ha trascinato il Paese.
Lì erano state decise prospettive e sorti politiche dell’Italia ben prima che Berlusconi diventasse capo del governo.
Per questo è giusto sperare che, in una prossima bella stagione, quel luogo possa essere chiuso, almeno per un po’, e disinfettato.
Cordiali saluti
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