Zappoli è più ottimista di me

1 Febbraio 2006

Caro Direttore,
vorrei replicare brevemente ad Angelo Zappoli, che ringrazio per aver risposto alla mia lettera, poiché il mio intento era proprio quello di stimolare un dibattito.
1)Se Angelo è più ottimista del sottoscritto riguardo la percezione della situazione da parte dell’opinione pubblica varesina, posso solo sperare che abbia ragione. Voglio solo sottolineare che nel mio ragionamento mi riferisco principalmente a chi nel 2002 ha votato per il centrodestra (il 68% dei votanti, se consideriamo anche la lista civica di Raimondo Fassa).
2)È evidente che non c’è nessuna critica da parte mia nei confronti di chi ha lavorato in Consiglio comunale all’opposizione (in un clima peraltro difficile), piuttosto è la constatazione (sempre a livello di percezione soggettiva del sottoscritto) di come la città tenda a minimizzare l’accaduto. Io ricordo perfettamente i manifesti di Rifondazione Comunista, purtroppo altri cittadini non li hanno visti o hanno fatto finta di non vederli.
3)Il giudizio di inconcludenza sulle assemblee programmatiche è legato al fatto che si tratta di un lavoro sicuramente faticoso e impegnativo ma che, finché rimane privo delle persone che dovranno veicolarne i contenuti, non è completo. Mi permetto di ricordare ad Angelo che il tempo che rimane prima delle elezioni è poco.
4)Condivido in parte l’osservazione sulle “forze migliori” (o presunte tali), che a Varese troppo spesso parlano senza mettersi in gioco. Resta il fatto che per vincere le elezioni occorre affrontare quel 68% di cui sopra.
5)Sulle primarie la questione non è quella di escluderle o meno, ma di stabilirne al più presto data di svolgimento e regole. Sono sicuro che Angelo ed io ci ritroveremo a lavorare insieme perché siano un reale momento di confronto su contenuti e percorsi, ed anche sui nomi.
Cordialmente