Casorate, voglia di cambiare?

29 Maggio 2015

Egregio direttore,
domenica 31 maggio i cittadini di Casorate Sempione si recheranno alle urne per rinnovare il consiglio comunale.
Dopo dieci anni di amministrazione Quadrio, si offre al paese la possibilità di un cambiamento più o meno radicale. Cambiare sindaco in continuità con l’attuale maggioranza di centrosinistra o cambiare radicalmente eleggendo un sindaco espressione del centrodestra. Se da un lato la tentazione dell’alternanza è un sentimento comprensibile per mantenere vitale la democrazia, dall’altro bisogna rifuggire dalla filosofia del cambiamento per il cambiamento. Allora conviene riflettere se vale la pena di gettare alle ortiche un’amministrazione che finora si è dimostrata onesta e laboriosa per sostituirla con una completamente nuova.
L’offerta politica si articola questa volta in sole tre liste, il che potrebbe essere interpretato come sintomo di maggiore concordia oltre che motivo di semplicità.
La Lista Civica Democratica candida sindaco Marson, vicesindaco uscente. Pur con sostanziali novità fra i candidati e nel programma, la Lista Civica Democratica si presenta in continuità con la maggioranza uscente ed è sostenuta dal Partito Democratico. La lista, nel suo insieme, mostra un quadro senza dubbio rassicurante.
Rinascita Civica, candidato sindaco Cassani, è sostenuta principalmente dalla Lega Nord per l’Indipendenza della Padania e non nasconde le proprie ambizioni di espugnare il municipio. Nella compagine militano molti temperamenti focosi. La foga ha già fatto prendere qualche abbaglio, come si legge nel programma a proposito dell’edificio che ospita la scuola primaria: “i costi di mantenimento del ponteggio sono ingiustificabili”, “intendiamo far periziare l’immobile da un altro professionista che analizzi la struttura […] indicandoci se esiste effettivo rischio”, mentre il rischio di cedimento è già stato conclamato persino dai Vigili del Fuoco e il ponteggio, purtroppo, è una struttura portante senza la quale, è risaputo, l’edificio sarebbe immediatamente dichiarato inagibile e, di conseguenza, evacuato. È curioso, invece, che non si faccia mai il nome dell’impresa che aveva  effettuato i precedenti interventi sull’edificio rivelatisi maldestri. Qualche perplessità, inoltre, susciterebbero Cassani, geometra di Casorate, se rivestisse la carica di sindaco e Perazzolo, costruttore di Casorate, se ricoprisse quella di assessore ai LL.PP. per l’insorgere di possibili conflitti d’interesse. Altre cose non hanno convinto, come il ricorso ai “santini” da parte di pochi esponenti di lista, quasi a rincorrere un successo più personale che d’insieme; oppure la distribuzione di dolci al mercato, quasi a voler ricambiare il favore di un voto. Guai se l’odiosa mentalità del favore venisse esportata in municipio! Dopotutto, l’investitura a governare un paese non deve essere considerata un favore, ma un servizio per i cittadini e, aggiungerei, con i tempi che corrono, anche un ingrato compito. Una lista, Rinascita Civica, con spiccati personalismi, che tutto sommato lascia più ombre che luci.
Non resta che Alternativa Civica per Casorate, Poli sindaco, che senza tante velleità propone all’elettorato persone e programma che si ispirano ai principi informatori di Forza Italia nascente.
Attendo con fiducia il verdetto dei Casoratesi e confido che, almeno quelli che non andranno in vacanza, sapranno scegliere più con senno che per istinto, per non doversi pentire subito dopo.

Un osservatore casoratese
Alberto Crosta

Casorate Sempione, 29 maggio 2015