Ho letto l’ultima di Berlusconi e sono scoppiata a ridere
18 Novembre 2008
Caro direttore,
sono tornata a casa un po’ raffreddata e di cattivo umore e ho letto l’ultima di Berlusconi.
Sono scoppiata a ridere.
Non ce la faccio ad arrabbiarmi. Evidentemente Berlusconi applica alla lettera l’insegnamento del Vangelo che raccomanda di tornare bambini per entrare nel regno dei Cieli.
Il signor Roy, si chiede cosa dobbiamo fare per non vergognarci.
A parte che di vergogne sul groppone ne abbiamo tante e ben più onerose da reggere, le colpe dei politici purtroppo ricadono sui cittadini; un sistema c’è, è vecchio come il cucco ed è semplicissimo, oltretutto democratico e non costa un euro: non votarlo.
Ma forse a noi italiani piace un po’ troppo ridere e quando qualcuno cerca di metterci seriamente in guardia lo bolliamo di qualunquismo, i grilli (ops) parlanti ci danno fastidio. E allora continuiamo a divertirci.
Roberta
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