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Palme di Milano…la cartina di tornasole di gretti provinciali

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Palme di Milano...la cartina di tornasole di gretti provinciali
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19 Febbraio 2017

Ci volevano le palme in piazza Duomo per far uscire dai loro loculi i soliti squallidi protagonisti della violenza verbale e del dileggio, coloro che non hanno argomenti se non l’insulto e la polemica facile.

Ma veniamo ai fatti. Si decide di rinnovare il giardinetto in piazza del Duomo, sostituendo le attuali piante con delle palme. Tutta l’operazione è sponsorizzata dalla multinazionale Starbucks, zero costi per la amministrazione. La scelta delle piante (delle palme) fa discutere. Gli ignoranti, che senza polemica non sanno vivere, dicono che è in corso la Africanizzazione di Milano. La Lega, fondamentalmente non un partito ma una compagnia di attori comici teatrali, distribuisce banane sul sagrato.
Casapound con tanto di striscioni funerei a lutto organizza un presidio. Per finire, gli ignoranti sul social vomitano, come loro solito, insulti a tutto spiano.

L’unica voce che si sente è quella degli ignoranti, beceri e provinciali che vedono Islam e negher in ogni cosa.

Ma le palme sono così fuori luogo a Milano e nella tradizione cristiana?
Direi di no! Almeno la metà dei presepi è ambientata in un ambiente con lussureggianti palmeti.
I giardini importanti da Milano, a Varese fino ai nostri laghi hanno le palme come protagoniste insieme ad altre specie “importate”. La Liguria è tappezzata di palme.

Milano stessa in più occasioni ha esposto tale specie arborea che ricordo essere molto pregiata. Un esempio sopra tutto la esposizione internazionale del 1906, con piazza Duomo abbellita a bellissimo palmeto dai grandi fasti ottocenteschi (l’archivio Alinari è di una bellezza commovente nel documentarci questo sfarzo).

Purtroppo oggi non si può fare nulla senza passare sotto la sterile polemica di questi gretti provinciali che riescono a fare del razzismo pure su delle piante per poi andare al supermercato a comprare frutta e verdura importata da mezzo mondo.

Che tristezza provo per Milano…in ostaggio di gretti ignoranti con un sindaco costretto a fare retromarcia. Aveva ragione Umberto Eco ….il social è l’amplificatore degli stupidi.
Se poi si aggiungono partiti che non riescono a fare nulla se non polemizzare su ogni cosa allora la frittata è fatta.
Ed infatti qualcuno, spinto anche da questo continuo dileggio, ha pensato bene questa notte di dare fuoco a due povere palme.

Siamo in ostaggio di questa gente ed io me ne vergogno profondamente.
Felice Griffi
Tradate

PS: la foto che allego è relativa ad una palma in bronzo voluta dal Cardinale Borromeo nel 1600, costudita nel punto zero della città, il metaforico centro di Milano, la chiesa di San Sepolcro, vicino alla Ambrosiana.

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