Dieci anni di scuola per i bambini in ospedale

Un convegno e un libro con le esperienze dei ragazzi per festeggiare il traguardo della sezione ospedaliera della scuola Parini

Sono già dieci anni che ai piccoli ricoverati in Pediatria, all’Ospedale Del Ponte di Varese, viene assicurata la continuità didattica, grazie alla scuola Parini, che ha messo a disposizione, in reparto, una insegnante, e organizza momenti di incontro e di confronto tra i bambini in ospedale e gli allievi in classe. 
E questa mattina, proprio per celebrare i dieci anni della “Scuola in ospedale”, il Centro Servizi Amministrativi di Varese, la scuola Parini e l’Ospedale hanno promosso il convegno dal titolo “… mi mancate tanto (comprese le maestre)”, un momento volto a sottolineare l’importante ruolo svolto dalla scuola nella vita del bambino ricoverato. 
Un traguardo, quello della sezione ospedaliera della scuola Parini, che è stato apprezzato anche dal Presidente della Repubblica Azelio Ciampi, con una lettera inviata al Csa di Varese.

Nel corso del convegno, che rappresenta anche un momento di aggregazione e di festa, è stato presentato il libro omonimo, scritto e curato dalle insegnanti Rossella Dimaggio e Carla Vedani, che raccoglie dieci anni di pensieri, sensazioni, disegni dei piccoli in ospedale. L’iniziativa si è svolta, inoltre, in collegamento videoconferenza con il reparto di pediatria, dove i ragazzi ricoverati assistevano all’incontro e si scambiavano battute con i bambini della Parini presenti in classe. 
(nella foto: disegno di un bambino).

Tra i presenti tutti coloro che hanno contribuito alla nascita della sezione ospedaliera, Margherita Giromini dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Varese 2, Francesco Deleo,dirigerente I. C. Varese 7, Luigi Nespoli direttore della Clinica Pediatrica dell’Ospedale Del Ponte, Rossella Di Maggio, in rappresentanza del Csa, e Carla Vedani, la maestra della scuola ospedaliera. A sottolineare l’importanza della scuola in ospedale l’intervento di Silvia Kanizsa, docente della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

«L’avventura di questa sezione ha inizio nel 1994 su volontà dell’ex dirigente scolastica Margherita Giromini e del primario di Pediatria Luigi Nespoli – spiega Carla Vedani, responsabile e docente della scuola – Col tempo è stata migliorata e dotata di nuove tecnologie, in modo da poter lavorare con tutti i bambini, anche quelli costretti a letto. 
Il compito dell’insegnante ospedaliero è molto particolare, sempre in divenire, da aggiustare a seconda dei bisogni. Senza dubbio il mio intervento non è soltanto scolastico, è un progetto educativo globale, per accogliere il paziente in modo completo, rassicurarlo e tranquillizzarlo. Lo scopo resta sempre quello di far proseguire l’iter scolastico al bambino, nonostante le assenze da scuola, ma anche favorire la socializzazione tra i coetanei e il personale del reparto. 
In questi dieci anni di scuola ho promosso dalla prima alla seconda classe la piccola Terri, che aveva trascorso l’anno in ospedale. A volte capita che qualche alunno dimentichi di essere malato e mi trovo a doverlo sollecitare a fare le terapie, altre volte qualcuno che non vuole essere dimesso».

Nella “Scuola in ospedale” vengono seguiti tutti i bambini dai 5 agli 11 anni, i ragazzo fino ai 18 anni e i pazienti in day hospital. Ogni anno frequentano la scuola circa 400 bambini, i piccoli ricoverati o in day hospital sono circa 1800 ogni anno. 
Alcuni alunni tornano più volte e per periodi di tempo più o meno lunghi, al termine dei quali viene rilasciato un attestato di frequenza
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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Maggio 2004
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